Il blog autore: target e contenuti

Strumenti di marketing per autori: narrarsi.

Una delle difficoltà maggiori che riscontro, durante le mie consulenze di comunicazione, è quella di capire cosa si desidera raccontare online e gli obiettivi per cui si è deciso di avere un sito web con il relativo blog.

Come dicevo nello scorso articolo, ricordatevi che avete un blog per poter vendere i vostri romanzi.

A questo punto la domanda è una: un blog può mostrare ciò che sapete fare davvero?

Siete scrittori. La vostra passione è la scrittura e sognate di diventare il nuovo Stephen King, magari. Un conto è parlare di ciò che state producendo e dei vostri romanzi o racconti brevi, un altro paio di maniche è un blog di scrittura, per esempio. Questo – a me, utente – non mostra affatto se sapete scrivere o meno, ma solo che conoscete la tecnica. E tra conoscere le tecniche di scrittura e saper scrivere sappiamo tutti che c’è un abisso. Potrei dire la stessa cosa per un fotografo, un illustratore o chiunque abbia a che fare con lavori creativi.
Perché volete avere un blog e non un maledetto portfolio in cui mostrare i vostri lavori?
Ricordate la massima del Re del Brivido, applicabile anche alla vostra presenza sul web: show, don’t tell!

A questo punto i vostri aggiornamenti non saranno più vincolati alla scrittura di articoli, ma ai vostri lavori.
Sì, avete capito molto bene quello che ho detto: a ciò che sapete fare.
Volete promuovervi come scrittori?
Scrivete storie!

Quello che dovete fare è proprio questo: pubblicare i vostri lavori e raccontare come li avete realizzati.
Ai lettori piace sapere cosa si nasconde dietro ogni progetto.
Raccontate la storia di ciò che avete creato, senza timori. Raccontate le difficoltà incontrate, i piccoli successi, gli aneddoti divertenti e quelli più insoliti. Mostrate il vostro lato umano. Gli scrittori sono amici, persone a cui affidiamo molto del nostro tempo. Quello del lettore è un atto di fiducia estremo.

In questo modo risolverete anche il problema con il posizionamento del vostro sito: se pubblicate in modo costante i contenuti questo piacerà sia a Google che ai lettori.

Sulla frequenza degli aggiornamenti, invece, non restate vincolati all’idea che un post al giorno toglie il medico di torno.
La mia opinione impopolare è proprio questa, perché lavoro fuori dalla rete e so – con disarmante certezza – il tempo che occorre per scrivere un post.
E ciò che dovete ricordare è che la scrittura dei vostri romanzi ha la priorità su tutto il resto.

Il minimo che vi si chiede è pubblicare un articolo a settimana: il resto del tempo coccolate i vostri personaggi, ascolateli, scrivete le loro storie. Ne saranno felici.

Come individuare il giusto target

Durante il restyling del sito, la prima cosa che ho fatto è stata quella di decidere di scindere i due target di lettori: da un lato lettori di narrativa, che hanno imparato a conoscermi attraverso le mie storie o articoli pubblicati sul blog di carattere culturale/letterario; dall’altro, gli autori. A discapito dei secondi, ho scelto di privilegiare i lettori puri. Quello che voglio fare è scrivere libri e presentarli al pubblico al massimo delle mie possibilità. La scelta così ha ridotto in modo drastico le pubblicazioni con contenuti legati all’attività autoriale di marketing e scrittura creativa, concentrandomi sui contenuti che dovrebbero interessare i miei lettori.

Come riconoscere il proprio lettore ideale?

  • Guarda gli stessi film e le stesse serie tv che amate voi;
  • ha un debole per il vostro autore preferito;
  • bazzicca sugli stessi gruppi Facebook in cui siete voi (evitate gruppi di autori e lettori: i primi si promuovo soltanto, i secondi si ammazzano di noia);
  • adora le fiere del libro;
  • ha un blog in cui parla di libri e letteratura (ovviamente, quella che piace a voi e a lui).

Se sapete chi è il vostro lettore ideale, sapete anche cosa fa, qual è la sua giornata tipo e, dunque, dove trovarlo. Questo aspetto è fondamentale: se i vostri lettori non stanno su Instagram, non sprecate energie con questo social ma fermatevi a una cura maggiore della vostra pagina Facebook, se intercettate in questo social il maggior numero di potenziali lettori.

Come scegliere i contenuti migliori

Questo discorso vale soprattutto per chi lavora in ambito creativo.
Vedo troppi blog in giro per la rete che pubblicano gli stessi contenuti, triti e ritriti.
E qualcuno ci scrive persino libri, su argomenti che troviamo online farciti in tutte le salse (e gratis). Altri provano a scriverli con metafore accattivanti, ma il succo del discorso non cambia: sono sempre gli stessi argomenti, un po’ perché si arriva tardi rispetto a chi ha iniziato prima, un po’ perché effettivamente trovare qualcosa di nuovo da raccontare in scenari che di grossi mutamenti non ne hanno vissuti risulta piuttosto difficile.

Allora, puntate tutto sulla vostra personalità e ciò che amate.

Contenuti ideali per lettori:

  • novità e recensioni nell’ambito del proprio genere di appartenenza;
  • riflessioni di carattere generale su fenomeni letterari, vincolati alle proprie tematiche e alle proprie scelte autoriali;
  • qualsiasi contenuto trasversale legato alle tematiche trattate nei propri romanzi;
  • retroscena sui vostri romanzi;
  • racconti brevi;
  • side stories dei vostri romanzi;
  • aneddoti e aggiornamenti sui vostri lavori in corso.

Contenuti ideali per scrittori:

  • consigli di scrittura creativa;
  • consigli di marketing per autori.

Lo so, sto diventando un po’ maniacale con la storia dei contenuti trasversali, ma sono l’unico modo per raggiungere nuovi potenziali lettori davvero interessati alla vostra narrativa.

I vantaggi nel veicolare sul proprio blog articoli  di questo genere sono i seguenti:

  • target vario e ampio: lettori appassionati di un determinato genere/argomento/periodo storico/tematica;
  • unicità e originalità dei contenuti: nessuno scriverà le stesse cose che scrivete voi, è assicurato;
  • personalità: più i contenuti saranno legati anche alle vostre passioni, maggiormente emergerà la vostra personalità;
  • creatività: il vostro estro creativo può così esprimersi attraverso contenuti che esulano dalla vostra narrativa.

Molti autori sono convinti che scrivere per altri autori e, più in generale, articoli che trattano degli argomenti più caldi del web (promozione, blogging e social media marketing, per lo più), permettano un incremento delle visite e un incremento delle vendite. Mi dispiace deludervi, ma non funziona così nel lungo periodo.

Il lettore vuole leggere belle storie. Se il lettore diventa un fan dei mondi che avete creato vorrà conoscere ogni cosa. Perché non aiutare la sua crescita e la sua fantasia? Leggendo le statistiche del blog, per esempio, ho notato che gli articoli più apprezzati erano stati quelli motivazionali e quelli di consigli letterari. Articoli più lunghi e articolati, per autori, si erano piazzati sotto a questi ultimi. Da quando ho rimesso online il sito e applicato con maggior rigore il taglio netto tra i due target, il tempo di permanenze sul sito è aumentato e il boucing rate si è ridotto. Questo significa che i miei contenuti piacciono di più ai lettori rispetto a prima.

La stessa Joanna Penn ha ammesso di aver aperto due siti internet perché i lettori interessati all’aspetto di marketing spesso non erano interessati alle sue opere di narrativa. Allora, a che pro perdere tempo a scriverli?

Vendete storie, non consulenze.
Ricordatelo sempre.

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