Un lancio per raggiungere le clienti ideali e i tuoi obiettivi
Essere produttivi significa riuscire a organizzare un flusso di lavoro che ci permetta di ridurre al minimo le distrazioni (o meglio ancora, eliminarle) e fare in modo che il lavoro concentrato sia ottimizzato al 100%.
L'impostazione di un flusso di lavoro varia a seconda dell'attività, per cui oggi voglio parlare di quello che riguarda la scrittura creativa. In una parola: scrivere di più e meglio!
Oggi vi presento il mio flusso di lavoro quando inizio a lavorare a un nuovo romanzo. Ovviamente parto da un input puramente istintuale. A volte è una tematica, altre un personaggio - o un gruppo di personaggi - che fanno capolino e vogliono raccontarmi la loro storia, altre volte voglio di cimentarmi con un periodo storico o un'ambientazione specifica.
Non importa quale sia la leva dell'Idea Primordiale. Quando ce l'ho, e mi ha corteggiata per un tempo abbastanza lungo da essere entrambi certe di voler lavorare insieme, inizio a lavorare su questi argomenti.
E finalmente scrivo!
Con il metodo del batching.
Suddividendo l'attività di scrittura in macro aree su cui concentrarmi è più semplice avere la mente lucida e fresca per prendere decisioni strategiche, riuscire a concentrarmi sull'attività che sto svolgendo ed essere molto più metodica e analitica nel collegare i punti che mi permettono di costruire l'intera vicenda.
Utilizzo alcune tecniche per evitare di essere disturbata. Le cose da fare le sappiamo tutti: disconnessione dei social network, l'abbandono del cellulare in un'altra stanza: tutto per ottenere la più completa solitudine nel momento della creazione.
Quando scrivo non sento nemmeno il bisogno di pause, per cui stacco solo quando sento il fisico cedere alla voglia di una tisana o di una coccola.
Potete utilizzare la Tencnica del Pomodoro, che funziona in questo modo:
La Tecnica del Pomodoro per me non funziona, perché quando scrivo non sento bisogno di staccare (ah, la passione!). Mi trovo meglio stabilendo una pausa di 10 minuti ogni 50 minuti di lavoro, proprio come quando andavo a scuola.
Per me funziona!
I miei obiettivi hanno sempre deficitato di oggettività: ho sempre programmato molte più cose rispetto all'effettivo tempo che avevo per farle. Risultato? Di una lista interminabile di romanzi o racconti papabili, riuscivo a sfornare qualcosa come un terzo di ciascuna categoria.
Un obiettivo deve essere S.M.A.R.T. e possiede cinque caratteristiche indispensabili:
L'ideale per essere produttivi e costanti nelle pubblicazioni è stabilire un numero di parole da scrivere ogni giorno: in questo modo si inizia a pianificare la produzione letteraria.
Ipotizziamo di scrivere 100 parole al giorno, come suggerisce Chuck Wendig. In un anno sono 36.500 parole.
Di media, quando ho una produzione standard e riesco davvero a scrivere ogni giorno, sono circa 500/600 parole all'ora. Valutate dunque il tempo che avrete a disposizione per scrivere quotidianamente e quante parole riuscite a mettere in fila in quel lasso di tempo.
500 parole al giorno x 365 giorni = 182.500,00 parole in un anno.
Ora, prendete carta e penna e focalizzatevi su quattro obiettivi S.M.A.R.T. da raggiungere nel 2018. Perché quattro? Perché suddividiamo l'anno di produzione in quattro trimestri, uno per stagione.
Vi va di raccontarmi come sarà il vostro prossimo anno?
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.