Una strategia di advertising su Facebook e Instagram per crescere.
Il web è un ecosistema complesso e ogni social media ha le proprie dinamiche. Eppure ci sono comportamenti deleteri che ti prosciugano le energie, che ti distraggono e ti inghiottono in un buco spazio-temporale dal quale ti desti all'improvviso accorgendoti di non aver fatto nulla della tua to do list.
I social media sono strumenti di lavoro prima di essere strumenti ludici e per questo motivo dobbiamo prestare attenzione ai nostri comportamenti per essere creatori e fruitori migliori.
Gli algoritmi funzionano tutti allo stesso modo: capiscono dai tuoi comportamenti online moltissimo di te. Significa che quando ti lamenti perché Facebook è solo un covo di frustrati aggressivi è la tua bolla che si muove in questo modo, non il social in sé.
Se metti like, reaction, commenti e condividi contenuti di pagine e profili quelle azioni lasciano un segno e una traccia di chi sei, di cosa ami, di cosa detesti. Per gli algoritmi è più importante l'azione che compi rispetto al contenuto nativo che crei, lo sapevi? Ai loro occhi un gesto vale più di mille parole.
Per sanificare i tuoi canali social fai decluttering. Elimina dai tuoi contatti tutte le persone che utilizzano i social media come valvola di sfogo. Su Facebook puoi prenderti una pausa da questi contatti mentre sui tuoi profili business puoi bloccare ed eliminare tutte le persone che non ti ispirano, che ti rendono frustrata, ansiosa, paranoica. Mettiti in ascolto di te stessa. Se segui le tue competitor - o persone che non lo sono strettamente - ma ogni volta che leggi i loro contenuti ti senti a disagio, un piccolo Calimero, mai abbastanza... prenditi una pausa perché quella relazione non è sana.
Passa al setaccio i tuoi canali social e dai loro una boccata di ossigeno. Defollowa su Instagram le persone a cui non lasci mai un commento o un like, quelle che ti mettono a disagio e ti fanno provare emozioni che ti stringono lo stomaco. Non avere paura. Il tuo profilo ne guadagnerà in ispirazione e anche tu ti sentirai più leggera, lontana dai paragoni e da sentimenti deleteri. D'altra parte, se nella tua vita arriva una relazione tossica, di qualsiasi tipo, cerchi di lasciarla andare, no? Ecco: sui social è ancora più facile. Fallo.
La paura di essere abbandonate, dimenticate ma anche un ego ipertrofico possono spingere a esserci in modo compulsivo.
Fermati. Il tuo pubblico ha davvero bisogno di tutto quello che gli stai dando? Ha davvero necessità di tutti i tuoi contenuti, delle tue storie, della tua presenza a ogni ora del giorno? Queste domande possono essere un'arma a doppio taglio, quindi niente paranoie: i tuoi contenuti informativi sono sicuramente interessanti e utili, ma lasciati guidare da una strategia. Sui social media devi essere sì costante perché tu possa raggiungere i tuoi obiettivi, ma devi dosaare in modo sapiente le tue energie e la tua presenza.
Essere presente 24 ore su 24 non è saggio né sostenibile. Essere presente quando lo decidi tu e con le tue modalità invece, sì. I social non sono veloci in sé, lo diventano perché li sovraccarichiamo di contenuti. Hai presente tutte le dirette su Instagram della primavera del 2020, in pieno lockdown? Ecco, Instagram non aveva messo il turbo sull'algoritmo: lo avevano messo gli utenti.
Segui il tuo calendario editoriale e prevedi orari fissi nei quali dedicarti alle relazioni sui social. Se tendi a riempire gli spazi di noia con lo scroll selvaggio, lascia lo smartphone in un'altra stanza e prendilo solo quando scatta l'ora X. Sii presente a te stessa e al tuo pubblico. Quando scrivi un commento, quando metti un like, quando interagisci con altre persone fallo come se le stessi guardando negli occhi. Sostituisci il tuo "esserci sempre" con "esserci meglio".
Mia nonna mi ha sempre detto che i panni sporchi si lavano in casa.
Inquinare il web con una tempesta emotiva non è rispettoso nei confronti del tuo pubblico. Lo faresti mai con la tua cerchia di conoscenti fuori dal web? Io non credo. Quindi, prima di sfogare rabbia, frustrazione, dolore sui social pensaci. Condividere rabbia ed emozioni pesanti porta il tuo pubblico a dover scegliere. Di allontanarsi, di empatizzare - e se non empatizza, a sentirsi in colpa -, a irritarsi, a immedesimarsi e riaprire vecchie ferite.
Non sei nel confessionale del Grande Fratello ma sei in uno spazio che ti è stato concesso per rempirlo di ciò che vuoi: fanne buon uso. Davvero vuoi riempirlo di contenuti di questo tipo? Davvero il tuo pubblico ha bisogno delle tue lacrime? Davvero tu hai bisogno di farti dare una pacca sulla spalla dal tuo pubblico? Se pensi che questo tradisca l'autenticità della tua presenza, ti invito a riflettere sul significato di questa parola. Perchè in ogni situazione della nostra vita - online e offline - decidiamo cosa mostrare agli altri e cosa raccontare. Sempre.
Le cose sono più semplici di quel che pensi: ti comporteresti allo stesso modo in piazza o su un autobus pieno di sconosciuti?
Condividere gioia, felicità, poesia è ispirazione. Impara a capire quando hai metabolizzato una situazione, un'emozione e se la tua esperienza può essere di aiuto al tuo pubblico per poterla condividere oppure tenerla tra le pagine del tuo diario. Impara a tenere distinti i confini tra vita privata e lavoro. I tuoi canali social sono un luogo lavorativo e come tali rispecchiano il tuo brand, la tua filosofia di vita, chi sei. L'emotività istintuale sui social porta via credibilità al tuo brand e forza al tuo posizionamento.
Sulla mia Smemoranda delle superiori c'era una citazione "Prima pensa poi parla perché parole poco pensate portano a perenne pentimento". Vale anche sui social media.
Perché utilizzi i social medi? Quali sono le motivazioni profonde che ti fanno scegliere un canale preferenziale rispetto a un altro? Immagino sia un discorso di strategia per il tuo business ma questo non toglie ai social media il loro scopo originario: socializzare, creare relazioni tra le persone e tra le persone e i brand.
Se sui social ti lanci in proclami ma non scendi mai dal tuo palco, non puoi pensare di creare una relazione e un dialogo con il tuo pubblico. Lo scambio deve essere reciproco, sempre. Se detesti la relazione, se non sopporti l'interazione forse i social media non sono adatti al tuo business e dovresti pensare a ottimizzare la tua strategia SEO ed esplorare nuove strade come la creazione di un podcast o un canale YouTube.
Rifletti su ciò che ti porta sui social media e cerca un perché abbastanza grande che possa permetterti di esserci al massimo delle tue possibilità. Con costanza, con tutta te stessa, senza sforzo ma con leggerezza e passione.
Quest'ultimo punto è una parentesi del precedente. Se non sai perché sei sui social media, se non comprendi come utilizzarli per raggiungere i tuo obiettivi, stai solo sprecando tempo.
È facile essere vittime della frustrazione quando ti aspetti qualcosa (ma non sai cosa) dalla tua presenza social. Datti degli obiettivi da raggiungere che siano misurabili. Che cosa vuoi ottenere con i tuoi post su Instagram? Dire "nuovi clienti ogni mese" non basta perché non è un dato quantificabile. L'obiettivo è "5 nuovi clienti ogni mese", capire in che modo quel canale social può aiutarti e se è davvero il canale giusto per raggiungere questo obiettivo. Se può farlo da solo o se ha bisogno del supporto di un ecosistema comunicativo più complesso e multi canale.
Riprendi i tuoi canali social e, per ognuno, verifica quali obiettivi hai raggiunto. Se non ci hai mai pensato prima, fallo ora. Quali obiettivi puoi raggiungere con Instagram? In che modo? E con Facebook?
Se non utilizzi i social media con uno scopo stai solo sprecando risorse preziose e questo è il motivo per cui ho creato un programma di mentoring individuale per un uso consapevole e ispirato dei social per il business.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.