Rendi la tua strategia qualcosa per cui valga la pena investire tempo.
In questi giorni ho recuperato una vecchia intervista che Seth Godin ha rialsciato a Il Sole 24 ore.
«Nella stragrande maggioranza dei casi i social sono una trappola. Certamente ci forniscono un microfono, ma sta poi soltanto a noi decidere come utilizzarlo al meglio.»
Penso alla frase di Seth e mi dico che sì, possiamo prendere quel microfono e usarlo un po’ come ci pare. Improvvisare un concerto alla Joan Jett, uno sketch degno di Mrs. Maisel, un appassionato TedX come quello di Elizabeth Gilbert.
Possiamo anche scegliere di stare dietro le quinte, ma ci perderemmo la possibilità di relazionarci agli altri e toccare altre vite, crescere, imparare. Impariamo sempre. A me piace stare lungo il sentiero, annusare l’aria che profuma di resina, la terra dall’odore ferroso, il corpo che si tende e la mente concentrata verso la meta.
Fare marketing è creare relazioni, metterci a servizio del nostro pubblico, raccontare storie di cambiamento che permettano a chi ci ascolta di vedere una possibilità là dove prima esisteva solo un vicolo cieco.
È abbattere muri, aprire brecce, esplorare, osare, fallire e rialzarsi.
Il marketing è una cosa seria perché parte da una grande consapevolezza di sé e del mettersi in ascolto. È lavorare dentro per portare all’esterno il risultato a processo finito. È attuare una trasmutazione ed emergere con una nuova pelle per invitare chi ci ascolta a fare lo stesso. Il marketing è vendere solo alla fine del percorso, ma prima ci sono l’ascolto, la relazione, la fiducia, il desiderio, il confronto, l’empatia, le buone storie, i valori condivisi, la necessità impellente di essere parte di una stessa rete che vuole avere un impatto sul mondo. Metterci in ascolto, essere in relazione. A volte siamo così concentrate sulla paura – sulla contrazione -, sul risultato finale – sulla prestazione -, che dimentichiamo che dall’altra parte c’è sempre qualcuno che ha bisogno di noi, di ascoltare la nostra voce, di avere una certezza in più.
Le domande che ti faccio oggi, sono queste.
Ispirare il tuo pubblico con il tuo marketing e la comunicazione, implica che tu abbia una visione chiara dell'impatto che vuoi avere nel mondo. Per me, guidare le donne a manifestare nel mondo i propri valori, a utilizzare il digitale come mezzo per essere indipendenti e piene nella rivendicazione della propria identità, è fondamentale.
«C’erano momenti in cui, specialmente d’estate, quando mandavo giù la mia pillola di sale nel pomeriggio, avevo l’impressione di ripetere semplicemente la vita di mia madre. Di solito questa considerazione mi divertiva. Ma se per caso ero stanco, o c’era da pagare qualche fattura in più e non c’erano soldi con cui pagarle, ci stavo male. Non è questo il modo in cui dovremmo vivere, pensavo. E poi pensavo: c’è mezzo mondo che ha questa stessa idea.» - Stephen King
Quando parlo di ispirare con il marketing, molto spesso vedo un errore alla base: decidere di ispirare secondo ciò che ispira noi. Detto in altri termini, creando contenuti di ispirazione che molto poco hanno a che vedere con il nostro pubblico ma con quello di qualcun altro. Per esempio parlare di come creare un business plan anche se ci occupiamo di tutt'altro nella vita oppure di mindset quando in realtà stiamo facendo ancora un grossissimo lavoro su noi stesse e siamo solo alla punta dell'icerberg.
Questo comporta molto spesso grandi problemi all'interno della strategia di comunicazione.
I tre casi che ti ho elencato sono quelli che vedo maggiormente e, alla base, c'è uno spostamento di attenzione da te stessa all'esterno. Significa che stai - in modo più o meno consapevole - portando al tuo pubblico le ispirazioni di cui ti nutri tu. In alcuni casi, come in quello delle passioni, ovviamente puoi inserirle all'interno della tua strategia di content marketing (anzi, dovresti proprio pensarci) ma in tutti gli altri casi c'è la sotterranea convalida del titolo di "esperte" dall'esterno che però non è inerente alla nostra zona di genio e al nostro core business.
Come puoi ispirare il tuo pubblico con il marketing?
Prendi in mano il microfono, scegli da che parte stare. Porta le tue persone a riflettere, a porsi domande. Puoi farlo parlando sporco, come Midge Maisel e Lenny Bruce. Oppure puoi farlo con l'accorata passione di Rupi Kaur ed Emma Watson.
Per farlo devi partire da te e dalla promessa che fai al tuo pubblico.
Resta fedele a te stessa, alla tua voce, alla tua identità.
Non c'è niente di più bello che vedere decine e decine di donne che portano nel mondo la propria visione, il proprio lavoro, il proprio approccio lavorativo. Non essere la copia di qualcun altro. Non avere fretta di crescere. Non cercare conferme di quanto sei brava. La sei. E il tuo valore non è quantificabile in quanti consensi ricevi.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.