Mantenere l’ispirazione dopo le vacanze

Restare ispirate dopo le vacanze estive e ritentrare al lavoro con leggerezza.

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Durante il periodo delle vacanze riusciamo sempre a rigenerarci, a dedicare tempo e spazio al riposo e a ciò che amiamo. L’atteggiamento che abbiamo verso i periodi di pausa spesso viene fagocitato dopo poche settimane dalla routine quotidiana.

Io ho la tendenza a crearmi spazi di viaggio e riposo durante periodi diversi da quello estivo. Un po’ perché approfitto sempre dei mesi di agosto e dicembre per dedicarmi al lavoro dietro le quinte della mia attività, un po’ perché amo viaggiare nei periodi di bassa stagione per godermi i luoghi, i musei e le città immerse nella loro quotidianità, a volte frenetica a volte lentissima. Ricordo ancora come New York mi fosse sembrata meno caotica e frettolosa di Milano o la visita al Louvre di Parigi nel cuore di gennaio, con le sale deserte e interi momenti di stupore e meraviglia da assaporare.

Ecco, credo che viaggiare – ma anche restare a casa o godersi una vacanza in riva al mare o in montagna – sia un ottimo modo per lasciarci sorprendere dalla bellezza travolgente della vita. Sarebbe bello riuscire a portare quella bellezza, quel senso di meraviglia nella nostra quotidianità, non è vero?

Oggi ho pensato di invitarti a scoprire i miei piccoli rituali per mantenere l’ispirazione e la leggerezza di cui mi nutro durante i miei spostamenti. Facciamo il pieno di magia per i mesi di stasi?

6 rituali per tornare al lavoro e continuare a nutrire la tua ispirazione

Ci sono piccoli rituali che mi permettono di mantenermi connessa alla mia ispirazione. Fanno parte della mia routine quotidiana, ma dopo le vacanze mi aiutano a imprimere nel corpo e nella mente tutto lo stupore e la bellezza dei giorni trascorsi a vagare con la mente, lontana dal lavoro e dai progetti a cui mi dedico normalmente.

  • Innanzi tutto, parto sempre con un quaderno in borsa. Annoto pensieri, riflessioni, connessioni. Dato che il mio diario personale è piuttosto voluminoso, cerco di viaggiare leggera con un Midori – un travel note composto da diversi taccuini che possono essere anche suddivisi per tematica – dove annoto tutto ciò che mi passa per la testa, in genere sotto forma di elenchi puntati. Questo mi aiuta a non disperdere le idee e le intuizioni che mi vengono mentre vago a ruota libera. Al mio rientro, lascio sedimentare e mi dimentico del mio quaderno di viaggio per qualche settimana, poi lo riapro per scoprire cosa ho lasciato maturare nell’atanor creativo senza rendermene conto. E da qui, inizio a nutrire le idee con la progettualità.
  • Al mio rientro mi prendo più tempo per la pratica spirituale. La mattina pratico davanti al mio spazio sacro, stando attenta anche alla purificazione del mio studio che faccio in genere bruciando incenso nepalese di ginepro. In genere pratico sia la mattina che la sera, ma nel periodo dopo le vacanze mi piace prendermi un po’ di tempo in più per connettermi con il respiro e il corpo, in uno spazio dai profumi inebrianti e di massima connessione.
  • Estraggo ogni mattina una carta oracolo dai miei mazzi del cuore e indago le ispirazioni che quella carta mi suscita con una sessione di journaling di massimo 15 minuti. Ultimamente sto amando molto il mazzo Woodland Wardens di Jessica Roux, che nel suo shop vende anche articoli di stationery nel suo stile magico e delicato. Per lavorare sul flusso creativo e sulle idee, io amo utilizzare il mazzo Sacred Creators Oracle Card di Chris-Anne. È uno dei miei mazzi preferiti perché le risorse messe a disposizione da Chris-Anne sul suo sito sono davvero bellissime e ricche di ispirazioni. Utilizzare le carte oracolo per ispirare il tuo business è un modo per riconnetterti con il tuo intuito e anche parti di te profonde. Le carte oracolo sono un mezzo per facilitare il dialogo con il tuo Sé e il tuo immaginario. Perché non provare a utilizzarle e vedere cosa accade? Se non sai come scegliere il tuo primo mazzo di carte oracolo, ho una guida creata apposta per te.
  • Lavoro sulla mia vision board. In genere creo la mia vision board a fine anno. Anno dopo anno, mi sono accorta che le mie vision board hanno temi ricorrenti (dopotutto, la vision board deve evocare l’atmosfera che vogliamo respirare nella nostra vita). Così mi dedico a lei, osservando le immagini e lasciandomi guidare in momenti di scrittura ispirata per rafforzare le sensazioni e le emozioni che mi suscita, ascoltando la reazione del mio corpo a quelle percezioni.
  • Leggo. Leggo una poesia diversa ogni mattina. È una cosa che faccio solo in momenti molto particolari, in cui ho bisogno di sentirmi accolta in uno spazio emotivo estraneo e al contempo molto intimo, ma per il rientro dalle vacanze mi aiuta a sperimentare. E poi leggo graphic novel, romanzi, raccolte di racconti. Tutto ciò che può aiutarmi a mantenere viva la scoperta e il viaggio interiore con il supporto della libroterapia. Ah, le poesie le condivido anche nelle mie stories su Instagram.
  • Mi dedico a nutrire la mia bambina interiore. Ho raccolto in una scatola di latta alcuni piccoli tesori della mia infanzia, immagini e ricordi di momenti felici. Mi aiuta a riconnettermi con l’energia della me bambina, con ciò che amava, con ciò che la faceva sognare. E mi riempie il cuore di gioia.

Leggere al rientro dalle vacanze

Abbiamo l’obbligo di usare l’immaginazione. È facile far finta che nessuno possa cambiare niente, che ci troviamo in un mondo in cui la società domina e l’individuo è meno di niente: un atomo in un muro, un chicco di riso in una risaia. Ma la verità è che gli individui cambiano, continuamente, il mondo, gli individui costruiscono il futuro, e lo fanno immaginando che le cose possano andare diversamente.

– Neil Gaiman

Continuare – o riprendere – a leggere dopo le vacanze ci permette di prolungare il nostro viaggiare, che si sposta in una dimensione totalmente interiore. Leggere ci permette di mantenere il buonumore, di continuare a preservare spazi di quiete e silenzio solo per noi. Leggere ci aiuta a definire spazi creativi e di ispirazione. Potresti scegliere di avere un incontro fisso con il romanzo che stai leggendo (non parliamo di saggi e libri di lavoro: lo sai, vero?), per esempio al mattino durante la colazione, prima di andare a dormire, durante la pausa pranzo o prima di metterti alla scrivania. Leggere ci permette di riprendere in modo graduale una routine cognitiva e focalizzata, ma anche di restare ancorate a quella sensazione di stupore e meraviglia di cui abbiamo goduto durante le vacanze.

8 libri da leggere al rientro dalle vacanze

Avevo preparato questa lista di romanzi e raccolte di racconti per le vacanze estive, ma puoi tranquilamente goderne anche adesso.

  • Nevicava Sangue” di Eraldo Baldini. Perché è un romanzo dove il gelo spettrale ti scava nelle ossa.
  • Niente” di Janne Teller. Perché è un romanzo breve, denso e straziante. Sconsigliata la lettura sotto l’ombrellone.
  • Il canto di Penelope” di Margaret Atwood. Per rileggere l’Odissea con lo sguardo di Penelope e le sue ancelle. Se vuoi esplorare il potere del mito, ti aspetta un approfondimento qui sul blog.
  • “La misura eroica” di Andrea Marcolongo. Per assaporare il mare, la salsedine e cosa significhi il viaggio, nella sua più profonda accezione.
  • A volte ritornano” di Stephen King. Una raccolta di racconti (davvero brevi) e da brivido.
  • Libri di sangue” di Clive Barker. Un’altra raccolta di racconti dell’orrore, del terrore e gore quanto basta. Sconsigliata per chi è sensibile al troppo… sangue.
  • La ragazza con la gonna in fiamme” di Aimee Bender. Terza raccolta di racconti, tra surrealismo e magia, di un’autrice eclettica e mutaforma.
  • I kill giants” di Joe Kelly. L’unica graphic novel di questa selezione. Per incontrare superpoteri, forza di volontà e infinito coraggio.

Se vuoi leggere i miei consigli per riorganizzare un rientro lento al lavoro, li trovi in questo post.

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