Un business sostenibile non è solo un business che lavora in ambito green o con particolare attenzione alla salute del pianeta. Un business sostenibile è, prima di tutto, un’attività in salute, che ti dà indipendenza economica e che ha basi solide su cui reggersi.
Un business sostenibile ha queste caratteristiche:
- ti permette di sostenere il tuo stile di vita. Fatturi, hai uno stipendio e puoi reinvestire una parte di ciò che hai fatturato per far crescere la tua attività e avere prosperità economica
- non ti fa andare in burnout. Ti permette di avere tempo per te stessa, per le tue passioni e la famiglia, senza andare in sovraccarico lavorativo o in forte stress
- ti rappresenta e per questo ti permette di lavorare con piacere, passione, dedizione e amore
- è unico perché dentro ci sei tu, con la tua creatività e la tua energia. In una parola: il tuo business ha un’anima. La tua.
Per una vita felice e appagante da freelance ci sono quattro macro aree su cui lavorare: organizzazione, soldi, posizionamento e modello di business, self-care e creatività. Queste sono le cose che ho imparato negli anni.
Per avere una vita sostenibile da freelance devi costruire un business sostenibile.
Come creare un business sostenibile come freelance: le basi
Per avere un business sostenibile quello che ti occorre è avere solide basi da cui partire.
Innanzi tutto, dobbiamo partire da te. Da chi sei, da quanto di te c’è nel tuo business e creare una mappa che sia una guida per avere un business come l’hai sempre sognato.
- Trova la tua visione di breve e lungo periodo. Ti serve per pianificare la tua attività. Può sembrarti un esercizio di immaginazione (e in parte lo è) ma è soprattutto un modo per capire cosa vuoi davvero realizzare con la tua attività, non solo dal punto di vista professionale ma anche personale.
- Uno dei punti di contatto tra te e la tua cliente ideale sono i valori che condividete. Scoprire quali sono i valori del tuo business ti permette di capire come vuoi comunicare, in che modo vuoi lavorare ed essere così integra nelle tue scelte. Impari a dire “no” a progetti e clienti che non condividono con te una visione del mondo, valori e modalità di lavoro.
- Conosci la tua cliente ideale? Nella relazione con il tuo business ci sei tu, con i tuoi desideri e le tue competenze, e lei, con i suoi bisogni e desideri.
- Hai bisogno di un modello di business sostenibile, ovvero di un’offerta (di servizi o prodotti) che ti permetta una buona organizzazione del lavoro, che ti rappresenti e con prezzi adeguati che ti diano indipendenza economica.
- Ti serve una pianificazione annuale delle attività, delle entrate e delle uscite, del fatturato. In una parola? Hai bisogno di un business plan a prova di imprevisto.
Adesso che hai chiare le fondamenta del tuo business, hai bisogno di una strategia di comunicazione e marketing. Perché senza promuoverti, senza raccontare cosa fai e come fai il tuo lavoro, come pensi di essere trovata online?
- Crea la tua strategia di comunicazione. La tua comunicazione online è un ecosistema che trova un equilibrio tra canali veloci e canali più lenti, tra contenuto e linguaggio. In una parola? La tua strategia di comunicazione è un’alchimia perfetta tra più elementi. E non dimenticare che anche la tua strategia di comunicazione deve essere sostenibile. Fai le scelte giuste per te.
- Per iniziare hai bisogno di un piano editoriale, un contenitore che racchiude tutti gli argomenti che vorrai trattare nella tua comunicazione online.
- Il secondo passaggio è creare i calendari editoriali per ogni canale di comunicazione all’interno della tua strategia.
- Molto probabilmente, ti serviranno un sito web e una newsletter se vuoi lavorare online. Non puoi affidarti solo ai social media, dove i messaggi sono troppo veloci, il pubblico distratto e dove tu sei in affitto. Hai bisogno di creare spazi di tua proprietà: prima lo fai, meglio è.
- Dopo il primo anno, puoi iniziare a pensare alla strategia di espansione e crescita per il tuo business. Scegli in che modo vuoi aumentare il tuo fatturato, perché esistono diversi strumenti di marketing che puoi adottare per crescere e diversificare le entrate della tua attività. Ma puoi anche concentrarti per consolidare il tuo business e renderlo sempre più riconoscibile e forte sul mercato.
Freelance e relazione con i soldi: una storia d’amore
Ho un passato lavorativo come impiegata amministrativa e controller di gestione. Monitorare costi e ricavi, incassi e uscite, margini di commessa è stato il mio pane quotidiano per 15 anni.
Sono scesa a patti con me stessa: non sarò mai una donna minimalista. Adoro andare per mercatini alla ricerca di capi vintage, sono una di quelle donne che anziché creare la casa ideale su Pinterest ricerca capi particolari su Vinted e anche una di quelle che avrà sempre più libri da leggere rispetto al tempo per farlo. Fatta questa premessa, l’organizzazione economica e finanziaria è fondamentale per avere un business prospero e non solo un hobby costoso, dove le uscite superano sempre gli incassi e dove ti fai pagare troppo poco rispetto a quello che ti serve per avere la vita che sogni, coprire le tue spese vive e poterti permettere tutti i piaceri che desideri, dal viaggio di due settimane in India all’accantonamento per la tua pensione.
Cosa ti serve per gestire in modo strategico i tuoi soldi?
- Crea un conto corrente dedicato all’accantonamento delle tasse. Io ce l’ho dal primo giorno di partita IVA. Il 50% di quello che incasso finisce lì e passa direttamente nelle casse dello Stato al momento del versamento dell’F24. Praticamente, non faccio affidamento su quei soldi che non mi appartengono.
- Ho un file Excel in cui annoto tutte le spese private e le spese lavorative, giorno per giorno creando il Kakebo (il libro dei conti giapponese) in formato digitale.
- Ho un file Excel di controllo dell’andamento della mia attività lavorativa e un programma di contabilità che mi permette di tenere traccia della stagionalità del business. Io utilizzo FattureInCloud che puoi provare gratis per un 1 mese cliccando su questo link. Con FattureInCloud posso comparare l’andamento dei vari anni della mia attività per acquisire sempre nuovi dati statistici che mi aiutano a migliorare la mia pianificazione.
- Faccio un piano investimenti a inizio anno e un business plan a prova di bomba. Nel mio business plan racchiudo tutti gli obiettivi economici che voglio raggiungere nell’anno, oltre alle attività extra che interessano il mio business, come nuovi strumenti per migliorare la qualità del mio lavoro o la formazione.
- Monitoro in modo costante entrate e uscite, almeno una volta al mese. In genere a fine mese mi prendo un po’ di tempo per revisionare la mia attività, fare un punto della situazione e capire come mi sento, dove sto andando e cosa sta accadendo.
- Accantono il 20% di quello che incasso come margine per il business da reinvestire e il 10% lo dono in beneficenza a diverse associazioni.
Ai soldi è legata la paura della scarsità, quel senso di precariato e vulnerabilità che la partita IVA si porta dietro con una narrazione che vuole i freelance sempre vittime del sistema, sempre gli ultimi, sempre sfruttati dai clienti. La verità è che ognuna di noi può scegliere quale narrazione fare della propria vita e del proprio lavoro. Io ho scelto di lavorare solo con clienti che hanno una visione simile alla mia, rifiuto clienti che non sono in linea con la mia cliente ideale (e mi assumo il rischio di perdere ovviamente fatturato) e ho scelto di puntare su un modello di business che mi rappresenta, che valorizza i miei punti di forza e rispetta la mia natura.
Cosa accade quando hai una mentalità di scarsità che ti perseguita
Tutti abbiamo blocchi sul denaro e convinzioni limitanti sui soldi. Lavora sul tuo mindset e sulla tua relazione con il denaro con un po’ di educazione finanziaria, andando a indagare quali sono le convinzioni famigliari e sociali che ti trascini dietro sul denaro da sempre, facendoti aiutare da coach o psicoterapeuti.
Nel tuo business si tratta di cambiare modalità di pensiero: ragionare su base annua anziché su base mensile. E, se ci pensi bene, questa è una fortuna. Ti permette di programmare, di avere spazio per aggiustare il tiro quando le cose non vanno, aumentare le attività di marketing e spingere su quei servizi (o prodotti) che non fanno fatica a farsi vendere per raggiungere il tuo obiettivo di fatturato.
- Ti porta a vedere competitor che ti portano via il lavoro ovunque, senza pensare che invece c’è davvero spazio per tutte.
- Ti impone di tenere i prezzi bassi per paura che nessuno ti scelga perché “sei fuori mercato”, senza riflettere in modo strategico sul tuo posizionamento. Per esempio, anche Apple era fuori mercato quando si è affacciata al mondo per la prima volta, ma non per questo ha scelto di svalutare il proprio lavoro e la propria visione. Anzi, ne ha fatto un punto di forza e uno status symbol.
- Ti porta a un perenne stato di insicurezza, a chiuderti anziché andare in apertura del mondo. Ti proibisce di evolvere e azzardare perché la tua zona di sicurezza ti impone di fare quello che fanno tutti perché, di certo, è la strada più sicura per arrivare alla meta. Il problema è che la tua meta è differente da quella di chiunque altro, e non sarà certo facendo ciò che fanno tutti che arriverai a destinazione. Il percorso, le insidie, gli attrezzi che avrai lungo il cammino saranno solo tuoi. Ognuno ha i propri draghi da fronteggiare.
- Ti porta a misurarti con il fare e ti impone ritmi di lavoro spesso proibitivi, perché quantifichi il valore di chi sei in ciò che fai. Questo ha molto a che vedere con lo spirito di sacrificio. Viviamo in una società che ci ricorda che se non fatichiamo, non ci stiamo impegnando abbastanza e, di conseguenza, non meritiamo granché. Una società e radici che ci dicono che dobbiamo continuare a fare, senza sosta e senza fermarci, perché solo così potremo misurare il valore di chi siamo. Ci specchiamo nella quantità senza misurarci nella qualità, senza riconoscere la nostra identità prima come esseri umani e poi come professioniste. Cresciamo e viviamo in un contesto dove gioire e ridere troppo non sta bene, dove è meglio condividere il sudore dello stupore, dove se non siamo troppo impegnate allora siamo poco ricercate, poco responsabili, non abbastanza per una società che ci vuole sempre più cristallizzate negli ingranaggi di un meccanismo che inghiotte il nostro tempo, il nostro benessere, la qualità della nostra vita. Come fossero sempre gli altri a sapere cosa è meglio per noi e noi, non sapessimo nulla. Eterne bambine a cui ricordare di lavarsi i denti, di non mangiare la Nutella dal barattolo, di andare a letto presto, di stare composte a tavola. Questo spirito di sacrificio spesso ce lo portiamo anche nel lavoro. Ci sentiamo saccheggiate, prosciugate, senza capirne il motivo. "Se amo il mio lavoro, perché mi sento così?" Ed ecco che arrivano anche i sensi di colpa se ti riposi troppo, hai bisogno di essere sempre attiva e creare cose nuove. Dimenticando di prenderti cura di ciò che hai già per farlo funzionare sempre meglio.
- Con il senso di scarsità non sai mettere confini. Tra te e il tuo lavoro, in cui non ti dai limiti di orario. Tra te e le tue clienti, per le quali sei sempre disponibile a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma anche dando molto più di ciò che hai messo in contratto, senza fartelo riconoscere anche in termini economici.
È tutto in mano tua e non devi dimostrare niente a nessuno.
Come rendere sostenibile l'organizzazione del tuo business
La pianificazione del tuo business è racchiusa nel tuo business plan, ma prevede anche la pianificazione giornaliera, settimanale e mensile del tuo business, tenendo in considerazione anche le incombenze famigliari e il tuo stile di vita.
Gli orari di lavoro sono sacri. È altrettanto vero che quando ami il tuo lavoro, staccarti diventa difficilissimo (e poi, c’è sempre qualcosa che si può fare!). Io mi sono data un orario di fine ma non un orario di inizio, perché amo dormire e gli orari della mia sveglia non sono mai gli stessi. La mattina spesso mi prendo tempo per me stessa e non lavoro. I miei giorni lontana dal lavoro sono nel week-end per una questione pratica con il resto della mia famiglia, ma ho la fortuna di avere un compagno freelance e quindi, decidere di staccare un giorno qualsiasi della settimana per improvvisare una gita fuori porta per noi è possibile. Per non procrastinare stabilisci un numero di ore lavorative settimanali entro le quali far rientrare le tue attività. Per me sono circa 20 ore alla settimana, ma ho raggiunto questo risultato un passo alla volta, negli anni.
Sono sempre stata una persona organizzata ma anche una di quelle persone che “una ne pensa e cento ne fa”. Tradotto in maniera semplice: il tempo, a me, sembra non bastare mai. La mia organizzazione è fluida, non è mai fissa perché evolve insieme a me, ma ci sono alcune cose che mi hanno aiutata ad organizzarmi al meglio e che, ancora, mi accompagnano.
Negli anni ho imparato che per me lavorare in deep work è fondamentale per essere super produttiva in poche ore al giorno (in genere quattro). Uso la tecnica del batching come base della mia organizzazione giornaliera e per la creazione dei miei contenuti. Significa che raggruppo le attività del mio brand e con le mie clienti per blocchi. In agenda ho giorni dedicati alle consulenze con le mie clienti, giorni dedicati al lavoro sulle strategie, giorni dedicati alla progettazione e alle revisioni del mio business e, ancora, giorni dedicati all’invio e alla lettura delle email e alla parte amministrativa.
Ecco quali sono le cose che funzionano per me per essere organizzata, ispirata e non disperdere le mie energie. Queste sono le cose che hanno funzionato per me. Provale, forse possono esserti di ispirazione e aiuto per trovare il tuo punto di sostenibilità nella pianificazione e nell’organizzazione del tuo lavoro.
- Ho uno spazio di lavoro solo mio. Più lo spazio in cui lavori è in ordine e ti rappresenta, più aiuterà la tua produttività. Se sei costretta a lavorare da uno spazio condiviso, fa in modo di creare un piccolo rituale in cui, ogni mattina, trasformi il tavolo da pranzo nella tua scrivania con le tue penne preferite, i tuoi cristalli e gli incensi che profumano l’aria.
- Lavoro in modalità attiva. Significa che i social media li uso solo quando voglio e tengo lo smartphone in un’altra stanza mentre lavoro. Lo stesso vale per le email, che gestisco in orari e giorni specifici. Quando non sono in programma, semplicemente non apro nemmeno la casella di posta.
- Mi ritaglio spazi di progettazione e ideazione è fondamentale. Non ti rendi conto della loro importanza finché non ti metti alla scrivania per fare solo quello. Io dedico almeno mezza giornata alla settimana a questa attività di design del business, di cui una riservata alla revisione di fine mese.
- Quando mi sento la testa carica di idee e di pensieri, faccio brain dump: una lista di cose che voglio fare suddivisa per tipologia. Poi cerco di darmi anche una deadline, anche solo di progettazione per valutare la fattibilità di quell’idea. Funziona!
- Cerco di costellare le mie giornate di piccoli piaceri, in modo che ogni giorno sia una festa.
- Ottimizzo i miei flussi di lavoro con strumenti digitali che siano time saved. File condivisi, template, workbook, flussi di lavoro pre-impostati: sono tutte strategie che mi hanno permesso di ottimizzare il mio tempo lavorativo, riducendo in modo drastico i momenti dispersivi, poco produttivi e le attività ripetitive. Cerco sempre di migliorare i miei flussi di lavoro, anno dopo anno e, quando occorre, scelgo di delegare alcune attività ad altre professioniste che mi supportano su progetti specifici.
- Organizzo il lavoro con le mie clienti prevedendo un tempo medio per la creazione di strategie e per le consulenze. In questo modo riempio l’agenda mese dopo mese senza stress o senza sovraccaricarmi di lavoro.
- Essendo un’introversa, ho bisogno di tempo in solitudine. Per questo prevedo solo 2 giorni alla settimana di consulenze con le mie clienti e il resto dei giorni li dedico alla creazione di strategie, design della mia attività e formazione.
- Cerco di ottimizzare anche la creazione dei contenuti, canalizzando tutta la mia energia creativa in un’unica settimana al mese di batching, dove stacco dal mondo e mi immergo nel flusso creativo per creare tutti i contenuti del mese successivo. In quella settimana non prendo impegni con le mie clienti o all’esterno, ma resto dentro di me.
- Una volta all’anno dedico una settimana al mio business retreat. È un ritiro individuale e solitario in uno dei miei luoghi del cuore, dove mi concentro sulla revisione e la pianificazione del mio business per l’anno successivo. Puoi provare a organizzare un business retreat anche tu.
- Quello che ho imparato è che, quando ami quello che fai, poi tendi a fare solo quello. Nei primi anni della mia attività ho lavorato senza sosta (soprattutto quando ero ancora part-time in azienda e avevo troppo poco tempo da dedicare al mio mio business) ma gradualmente ho ridotto quel tempo. Mi sono così ripresa il mio amore per la lettura e quello per la scrittura. Sono tornata a scrivere il mio romanzo, ho ripreso il teatro, ho ridotto le ore di lavoro per prendermi cura di me e mi sono formata come facilitatrice in libroterepia umanistica.
Come organizzare il lavoro da casa come freelance
Ecco quali sono le 10 cose che hanno funzionato per me, per vivere in modo felice il lavoro da casa.
- Dopo aver fatto il business plan, aspetta qualche settimana e poi inizia a svuotarlo. Per ogni voce di business plan domandati quanto quell’attività sia vitale per il tuo business e quanto no. E agisci di conseguenza.
- Lavora per blocchi, con la tecnica del batching. Cerca di accorpare attività simili nella stessa giornata. Si dice che il cervello umano impieghi dagli 8 ai 20 minuti per tornare a concentrarsi su una nuova attività. Meglio ottimizzare, non credi?
- Pianifica le tue settimane lavorative con anticipo. Non incastrare progetti da “tutto e subito” nella tua lista clienti: ti porteranno ansia, stress, problemi e catene da cui non ti libererai con facilità.
- Suddividi ogni progetto in micro-attività da distribuire in modo sostenibile nelle tue giornate. Sarà più semplice monitorare gli avanzamenti dei lavori e non ritrovarti a poche settimane da un lancio oberata di cose da fare.
- Costruisci la tua routine quotidiana in modo da goderti ogni giorno. Cerca di capire quali sono le ore in cui sei più produttiva e sfruttale a tuo vantaggio. Ascolta quali sono i tuoi cicli energetici durante la giornata e aggiusta la tua organizzazione in modo da rispettare i tuoi flussi interiori.
- Concediti delle pause durante il lavoro che siano piccoli premi e piaceri per aver rispettato la tua to do list giornaliera.
- Elimina le distrazioni. Disattiva le notifiche dei social, controlla le email solo a fine giornata, tieni lo smartphone in un’altra stanza.
- Evita il multitasking.
- Non fare to do list interminabili. 3 attività al giorno da portare a termine sono sufficienti.
- Definisci i tuoi confini lavorativi. Spiega ai tuoi famigliari i tuoi orari di lavoro, le zone off-limits e così anche alle tue clienti. Non hai bisogno di essere reperibile a ogni ora.
Tool utili per risparmiare tempo nella gestione del business
- Asana per la gestione dei progetti, del marketing e della mia strategia di brand. Ci sono anche le mie to do list giornaliere, che programmo settimanalmente.
- Google Calendar per fissare gli appuntamenti con le mie clienti e Zoom come supporto per le nostre consulenze.
- Il diario del business dove raccolgo tutto ciò che riguarda la mia attività: idee per nuovi servizi o di comunicazione e marketing, l’andamento energetico dei vari mesi dell’anno, le cose che hanno funzionato e quelle da migliorare. Utilizzo un Midori travel notebook e la Life Planner come agenda cartacea.
- File di controllo e revisione su Google Doc ed Excel, che aggiorno mensilmente, come il file di andamento del fatturato, file di revisione del business, calendari editoriali e analisi strategia di comunicazione.
- Un CRM che mi aiuta a gestire al meglio il lavoro con le mie clienti e una piattaforma di e-learning dov’è ospitata la mia Academy.
- Utilizzo Metricool e NotJustAnalytics per l’analisi della mia strategia di comunicazione e marketing.
- Ubersuggest per l’analisi SEO.
Consigli di self-care e ispirazioni per freelance
Nel mio lavoro non porto solo mia esperienza come digital strategist, ma la mia intera esperienza di vita. Per me è normale parlare di marketing e al contempo fare esempi presi dalla letteratura, utilizzare strumenti intuitivi che supportino le analisi dei dati, mettere la creatività e la mia visione spirituale a servizio del mio lavoro.
Ci sono strumenti semplici che possono portare grandi benefici al tuo business, e sono quelli che ti permettono di nutrirti di bellezza, di giocare, di utilizzare muscoli che non sono solo intellettivi ma immaginifici, suggestivi e profondi. Come solopreneur il tuo business è connesso a te in modo molto intimo: non puoi concentrarti solo sul lavoro senza pensare anche a te stessa e alla tua crescita personale.
Senza cura di te non esiste business e nemmeno potrai fare felici le tue clienti. Quindi, dedica tempo costante alla cura di te, dei tuoi sogni, della tua visione, per nutrire la tua creatività nei modi che più ami.
- Mangia bene, bevi tanto, fai attività fisica e dormi il giusto. Mens sana in corpore sano è una sacrosanta verità. E ti aiuta a sentirti connessa al tuo corpo e alla tua energia vitale.
- Lavora su te stessa e la tua crescita personale. La mentalità è fondamentale nel business. Scegli una coach o una psicoterapeuta e continua a lavorare su di te. Per te. Sempre, ogni giorno.
- Dedicati a un progetto creativo che non ha niente a che fare con la tua attività: ne uscirai arricchita e così, anche il tuo lavoro.
- Impara a riconoscere i tuoi flussi energetici giornalieri e stagionali e assecondali. Se in estate non ti reggi in piedi a causa del caldo, evita di caricarti di lavoro.
- Leggi narrativa. Puoi imparare a leggere con il metodo libroterapico per trasformare la lettura in un’occasione di crescita personale.
- Crea i tuoi rituali quotidiani per rendere ogni giornata speciale. Ho molti rituali nel mio business, che mi permettono di restare connessa con il mio intuito. Uno, che ho fatto per diversi anni, è quello della creazione della vision board, per supportare la mia visione per l’anno. Ora ho un pratico diario della visione, qualcosa di un po’ diverso ma che è ciò che mi serve in questo momento. Se non hai mai lavorato sulla tua vision board, è il momento di farlo. E, ogni inizio anno, non faccio buoni propositi ma creo rituali ricchi di ispirazione per la mia attività, i miei progetti del cuore e la mia vita.
- Tieni un diario. Il journaling è la mia stanza della beatitudine e una delle mie forme di meditazione. Tenere un diario mi aiuta a restare in contatto con me stessa, radicata e in ascolto delle mie emozioni. Non si tratta di avere un diario curato nei minimi dettagli, dalla scrittura perfetta e con decine di stickers. O meglio, puoi inserire anche questo aspetto (io lo faccio, per esempio) ma è una parte minima di ciò che accade tra quelle righe scritte a mano, sempre in calligrafia differente. Puoi anche tenere un diario per il business per aiutarti a restare connessa con la tua visione e non perdere la bussola.
- Allena l’intuito. Nel mio lavoro utilizzo le carte oracolo, sia per me stessa che nel lavoro con le mie clienti, per avere suggestioni e stimoli creativi tutti da esplorare. Puoi capire come le carte oracolo possono essere alleate del tuo business e come utilizzarle per avere nuove ispirazioni per il tuo marketing.
- Trova sempre il tuo modo di fare (e dire) le cose.
- Concediti momenti di pausa anche durante la settimana.
- Non pensare solo al lavoro.
- Divertiti insieme alla tua bambina interiore: fissa in agenda momenti solo per voi.
- Coltiva un progetto del cuore, che non abbia utilità ma ti faccia innamorare ogni giorno.
- Tieni per te l’ultimo respiro della giornata.
La tenacia è ciò che non ti fa mollare davanti al fallimento e che ti spinge sempre avanti. Che ti fa accettare la paura e la vulnerabilità come parte del nostro essere umani (e fallibili proprio per questo) e capire quando è tempo di una resa. Per far funzionare le cose serve la mentalità giusta. Devi ricordarti che tutto è possibile.
Dopo tutto, se siamo arrivati sulla Luna prima e su Marte poi, perché non dovremmo riuscire a realizzare i nostri desideri?
Essere felici è un diritto. Sentirsi nel pieno delle proprie possibilità, della propria espressione di sé e del proprio potere di scelta, è un dovere nei confronti della vita che ci è stata donata.
Prova a pensare:
- Che tutto può essere sperimentato, che nulla è fisso e immutabile. Nemmeno il nucleo centrale della Terra.
- Che anche se pensi di non “essere nata per”, puoi sempre allenarti e studiare per diventarlo.
- Che quando pensi che ti manchino delle qualità, significa che puoi migliorare.
- Che anziché credere che tutto debba essere facile, puoi allenare la tua perseveranza.
- E decidere quando lasciare perdere se ti trovi in un vicolo cieco.
- Che ciò che non è necessario può rivelarsi un dettaglio essenziale.
- Che ogni confronto con l’altro è un’opportunità di crescita.
- Che non sei mai arrivata (quando si arriva, nella vita?) e puoi sempre imparare qualcosa di nuovo.
- Che anziché dare la colpa all’esterno per i tuoi obiettivi mancati, puoi decidere di lavorare sodo e capire cosa non ha funzionato davvero.
Tu provaci: poi dimmi come va!
Hai un obiettivo di marketing che vuoi raggiungere con sostenibilità e consapevolezza?
Talismano è la mia consulenza di 3 mesi che ci porta a lavorare, settimana dopo settimana, sul tuo obiettivo. Getteremo le basi per il tuo progetto, definiremo i passi da fare per raggiungerlo e ti accompagnerò da vicino per la sua realizzazione.