Parola d’ordine: libertà.
Questo articolo è stato scritto nel colore dell'ideazione da Teresa Romano, artista e videomaker.
Ho una buona e una cattiva notizia per voi.
Iniziamo con la cattiva:
la creatività non è una cosa che si insegna.
Non troviamo nessuna disciplina a scuola che la affronta.
Iniziamo il nostro percorso all'asilo, un ambiente stimolante, colorato, con giochi da manipolare, un posto dove si è creativi e tutto è costruito attorno a questo obiettivo. Erano i tempi in cui non volevi più uscire dalla piscina di palline colorate!
Poi sfortunatamente passiamo ad ambienti sempre meno stimolanti. Al liceo si studia in ambienti con sedie e banchi allineati che non possono assolutamente essere spostati. È vietato anche solo parlare col compagno di banco, altrimenti sono guai!
Andando avanti nel tempo entriamo nel mondo lavorativo in ambienti ancor meno stimolanti uffici che sembrano delle prigioni. Come quando andavamo a scuola, ci sentiamo frustrati. Infatti chi lavora in questi ambienti lamenta di non essere molto creativo.
Ma veniamo alla buona notizia:
la creatività è in ognuno di noi.
Siamo tutti creativi, indistintamente. La creatività è qualcosa che si coltiva, si può allenare come un muscolo e una volta che si riesce a padroneggiare ci si potrà rendere conto di quanto la vostra vita sarà piena di soddisfazioni e tutto diventerà possibile.
La creatività è un valore aggiunto al proprio business. Con il suo aiuto si è perfettamente in grado di trovare o creare nuove soluzioni per il proprio target. Non occorre assolutamente essere artisti o avere un talento in particolare.
Creatività vuol dire saper mettere insieme le cose e trovare un collegamento tra argomenti apparentemente non correlati.
Ne parla Gianni Rodari in La grammatica della fantasia dove dice:
La parola singola agisce solo quando ne incontra una seconda che la provoca, la costringe a uscire dai binari dell’abitudine, a scoprirsi nuove capacità di significare. Non c’è vita, dove non c’è lotta.
Attraverso l'accostamento di due parole che sembrano insolite, si attiva l'immaginazione che si mette immediatamente al lavoro per trovare una relazione tra le due.
Così, attraverso due parole che non c'entrano l'una con l'altra, la storia inizia a venir fuori. Non occorre che sia logica, anzi, se priva di senso può restare tale, l'importante è creare qualcosa, divertendosi.
L'aspetto ludico è fondamentale. L'umorismo fa proliferare la creatività in modi inaspettati. Pensate a come è costruita una battuta: c'è una prima parte che crea un'aspettativa, e una seconda parte in cui il concetto viene completamente rovesciato. C'è un cambiamento di significato che innesca la risata.
Vi è mai capitato di guardare una pubblicità oppure un video o di leggere un articolo interessante e di pensare "Ma perchè non l'ho avuta io quell'idea?" "Perchè non ci ho pensato io?" Beh, a me capita spessissimo.
Come fare?
C'è una cosa in cui io credo molto e che si chiama:
processo creativo.
In realtà non c'è nessuna formula magica per la creatività, ognuno è diverso e avrà a sua volta la sua personale formula creativa.
Ciò che sappiamo è che c'è un collegamento tra competenza, padronanza e fiducia in sé stessi.
Invece di cercare la formula magica, guardate il processo creativo come un processo ripetibile e che quindi porterà ad un risultato prevedibile. O almeno si spera!
Il più grande giocatore di golf, Jack Nicklaus, colpiva la pallina sempre alla stessa maniera. La distanza tra lui e la pallina era sempre la stessa, l'oscillazione della mazza da golf era sempre uguale. Era proprio questo suo approccio al tiro, la sua coerenza, che lo portava alla vittoria.
È importante quindi che il processo creativo sia coerente. Questo aiuterà a trovare la formula personale e a padroneggiare la propria creatività.
Cercate di immaginare in quale luogo vi sentite più stimolati e creativi.
Come vi vengono in mente le idee?
Come fai a giudicare una buona da una cattiva idea?
Che processo compi?
C'è una persona in particolare con la quale ti senti più creativo?
Quali condizioni erano presenti quando eri in uno stato di flusso creativo?
Il flusso creativo è quello stato in cui si perde la cognizione del tempo e si è al massimo della produttività, in totale assorbimento. Si mescolano azione e consapevolezza, sparisce il tempo.
Rispondere a queste domande può aiutare a trovare il proprio processo creativo. Non vi resta che provare, concentrarvi su voi stessi e mettervi alla prova.
Dunque mettete da parte le indecisioni e la diffidenza, abbandonate il perfezionismo perchè è il più grande nemico della creazione e immergetevi nella piscina di palline colorate della creatività!
Usate l'hashtag #lacreativitàèunmuscolo per condividere su Instagram in quale modo allenate la vostra creatività. E di creatività parlo spesso anche nella mia newsletter, Atanor. Arriva una volta alla settimana ed è ricca di ispirazioni per il tuo business e la tua comunicazione online. Puoi scegliere un regalo davvero speciale al momento dell'iscrizione: Argonautiche, un percorso di 23 giorni per fare il pieno di ispirazione e tuffarti senza riserve nell'esercizio di scrittura creativa, con tante ispirazioni per dare libero sfogo alla tua immaginazione.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.