Parola d’ordine: struttura.
Fare marketing con successo non è solo questione di strategie, ma anche di mindset. Quante volte ti sei sentita bloccata, incapace di dare continuità alla tua comunicazione o di sentire che la tua voce fosse forte e chiara in un mare di contenuti tutti uguali?
Spesso, il problema non è la strategia in sé, ma ciò che pensi di te stessa, del tuo lavoro, del tuo valore. Vediamo insieme quali sfide interiori possono sabotare il tuo marketing e come superarle.
Ti è mai capitato di pensare: "Non sono abbastanza brava" o "Non merito davvero questo successo"? Questa è la Sindrome dell'Impostore che ti sussurra all'orecchio, facendoti sentire inadeguata e incapace di portare risultati concreti alle tue clienti. Magari investi continuamente in corsi di formazione, senti il peso del senso di colpa per i traguardi raggiunti e non riesci a goderti i tuoi successi.
La sindrome dell'Impostore è figlia della società che ti impone che il lavoro è sacrificio, che devi lavorare 24 ore su 24 ed essere sempre reperibile e performante. Se il successo e risultati arrivano in modo diverso - lavori meno ore ma sei più produttiva, ti diverti nel marketing e quindi non ti pesa, sei allineata con il tuo business e tutto è un'armonia bellissima di idee, creatività e possibilità – allora pensi di non meritare i frutti della tua semina. Perché, dopotutto, il lavoro è sacrificio, no? No.
Fermati un attimo. Ripercorri la strada che ti ha portata fin qui, celebra ogni piccolo successo e riconosci il tuo valore. Ricorda che ognuna di noi ha un percorso unico e che meriti di raccogliere i frutti del tuo impegno.
Cosa puoi fare: celebrare, sempre, ogni più piccolo successo. E poi, stampare le recensioni, i feedback, le email delle tue clienti per ricordarti che ciò che fai, fa la differenza.
All'inizio c'è l'entusiasmo, le idee fioccano e ti senti ispirata. Poi, però, qualcosa si spegne. Ti ritrovi a saltare settimane di pubblicazione, a lasciare progetti a metà, a sentire che nulla ha più senso come prima. E così il tuo marketing diventa intermittente, altalenante, poco affidabile agli occhi del tuo pubblico.
La costanza non è solo una questione di forza di volontà: è un allenamento. Spesso, dietro l'incostanza, si nasconde la paura di non essere abbastanza brava o la convinzione che tutto debba essere perfetto per funzionare. Ma la verità è che il marketing efficace è quello che crea abitudine, fiducia, presenza.
Prova a semplificare il tuo piano editoriale, a creare un ritmo sostenibile di pubblicazione e a celebrare ogni piccolo passo in avanti. La costanza non nasce dalla rigidità, ma dalla capacità di rendere il marketing un'espressione naturale della tua personalità.
Cosa puoi fare: crea calendari editoriali realistici per te.
Ti ricordi i primi tempi, quando parlavi del tuo lavoro con gli occhi che scintillavano di gioia? Ora, invece, ogni post ti sembra un obbligo, ogni strategia un peso, ogni contenuto l'ennesima ripetizione di qualcosa che non ti emoziona più o di già visto, fatto da altri.
Succede a tutte. La routine, il confronto con gli altri, il desiderio di risultati immediati possono spegnere anche la scintilla più ardente. Ma la passione non si perde, si trasforma. Magari il tuo modo di comunicare ha bisogno di cambiare, di adattarsi alla nuova te. Forse devi esplorare nuovi formati, nuovi argomenti, nuove modalità di espressione che ti facciano sentire di nuovo viva nel tuo lavoro.
Ritrova il piacere di comunicare senza pensare alla performance. Scrivi, registra, racconta solo per il gusto di farlo. La passione tornerà a farti compagnia. Se la passione è ciò che hai perso in questo momento, per riaccendere la sua fiamma non pensare al risultato, ma concentrati su ciò che ti piace fare e ti fa stare bene. Riparti da lì e, successivamente, dai nuova forma alla tua strategia.
Cosa puoi fare: Riconnetterti con la tua visione e ritrovare la rotta.
Aspetti il momento giusto, l'idea perfetta, il piano impeccabile. E il tempo passa, inesorabile. Ti sembra che le altre abbiano sempre una marcia in più, che sappiano esattamente cosa fare mentre tu resti ferma, nell'indecisione.
Ma sai una cosa? Non esiste il momento perfetto. Il marketing è azione, sperimentazione, tentativi. Più resti ferma, più la paura cresce. Più ti muovi, più ti accorgi che le risposte arrivano mentre sei già in cammino.
"Fatto è meglio che perfetto", dice Elizabeth Gilbert nel suo libro Big Magic. Scrivilo su un post it come un mantra e attaccalo al tuo pc. Poi, per salvarti da procrastinazione e perfezionismo, stabilisci dei parametri di qualità che ti permettano di rendere i tuoi risultati soddisfacenti per i tuoi canoni e, anziché perderti nella rifinitura degli orpelli, fermati a quel livello che ti sei data.
Parti da dove sei, con quello che hai. L'iniziativa non è un talento innato, è una scelta quotidiana di mettersi in movimento, un passo dopo l’altro.
Cosa puoi fare: fai un’azione di marketing al giorno. Pubblica un post, mostrati nelle stories, invia un’email per una proposta di collaborazione, manda un messaggio a quella professionista che adori per ringraziarla di essere un’ispirazione per te.
Segui tutte le regole, fai tutto come si deve, eppure qualcosa non funziona. Senti che manca un pezzo.
Forse perché stai facendo marketing con la testa, ma senza il cuore. Stai seguendo le tattiche proposte da altri e all’apparenza perfette, ma non ti stai chiedendo: io cosa voglio davvero?
Il marketing non è tattiche preconfezionate, è espressione della tua personalità, dei tuoi valori, di ciò in cui credi e desideri portare nel mondo. Se non porti nel marketing la tua verità, la tua passione, la tua visione, rischi di diventare solo una voce in più nel rumore di fondo. Riparti da qui: da ciò che desideri dire e fare. Accantona i “devo” e sostituiscili con i “voglio”. Che effetto ti fa?
Cosa puoi fare: utilizza le carte oracolo per uscire fuori dagli schemi e allenare l’intuito.
Guardare ciò che fanno gli altri è normale, ma a volte diventa una gabbia. Se ti sembra che l'unico modo per fare marketing sia replicare le strategie che funzionano per altre, fermati un attimo: stai perdendo di vista te stessa.
Tu non sei loro. Il tuo pubblico vuole te, la tua visione, il tuo modo unico di raccontarti e vivere il tuo lavoro. Se segui la strada già battuta, come potrai essere davvero te stessa in ciò che fai?
Abbi il coraggio di trovare la tua voce, anche se all'inizio sembra diversa da tutto ciò che vedi là fuori. Perché in quella diversità, risiede la forza della tua autenticità.
Cosa puoi fare: lavora sulla tua strategia di marketing per illuminare la tua unicità.
“E se quello che dico non piacesse? E se mi criticassero? E se non fosse abbastanza?”
Queste domande ti portano a una comunicazione neutra, priva di personalità. Crei contenuti per non disturbare, per non dividere, per non esporti troppo. Ma così facendo, perdi il potere di attrarre chi davvero può sentirsi ispirato da te e allineato ai tuoi valori.
La paura dell'esposizione ha una doppia faccia, proprio come Giano: se da un lato può manifestarsi come la paura di essere sottoposta al giudizio degli altri, dall'altro può essere la paura di avere troppa visibilità, di non saperla gestire e di essere colta dall'ansia di una responsabilità che non credevi di doverti assumere nei confronti del tuo pubblico.
Non puoi piacere a tutti, ed è naturale e sano che sia così. Solo chi si riconosce davvero in ciò che dici diventerà parte della tua community. E chi non si ritrova? Andrà altrove.
Cosa puoi fare: ricordarti che l’unica persona che conta, per te, è la tua cliente ideale. Se la conosci, se ti conosci, sai che niente e nessuno potrà allontanarvi.
All'esposizione corrisponde una flessione: la paura di essere dimenticata la cosiddetta FOMO. Ed è così che non ti dai orari sui social network, rispondi ai direct in qualsiasi momento, vivi incollata allo smartphone che è la prima cosa che saluti al mattino e l'ultima che lasci la sera prima di addormentarti.
Non stacchi mai davvero, continui a sfornare contenuti e stories nella speranza che il tuo pubblico non si dimentichi di te e di quello che fai. Rallenta. Riprenditi il tuo tempo. Il tuo pubblico si abitua ai tuoi ritmi. Dopotutto, hai scelto la libera professione anche per essere più libera e avere più tempo per te, giusto?
Cosa puoi fare: darti orari di lavoro e rispettarli (la gestione dei social network è lavoro). Disattiva le notifiche sullo smartphone e monitora il tempo di permanenza e uso di questo strumento perché diventi più sostenibile per te. Accendi le tue pause di piccoli rituali, piaceri e gioie, in modo che lo scroll automatico diventi una vecchia abitudine.
Hai aspettative irrealistiche rispetto a dove sei oggi ed entri in uno stato di frustrazione quando non raggiungi i tuoi obiettivi o qualcosa non va come avevi previsto.Impara a darti obiettivi realizzabili e coerenti per il punto in cui ti trovi ora.Guardi le tue competitor e pensi che facciano tutto meglio di te.
Smettila di guardare le tue competitor e torna a guardare dentro di te. Meno guardi all'esterno e più sarai in grado dipreservare la tua ispirazione da contaminazioni non richieste. Le tue competitor hanno un vissuto e un’esperienza del tutto differenti dalla tua.
Se la paura di fallire ti tormenta e non sopporti "di perdere", sappi che con questa paura dovrai conviverci. Eppure, prova a guardarla da una differente prospettiva: il fallimento, gli obiettivi non raggiunti, sono curve di apprendimento che ci servono per migliorare un passo dopo l'altro.
Il confronto con l’esterno, quando ti fa sentire “meno” o “non abbastanza” è dettato dalla scarsità, da un senso di carenza e mancanza profondi.
Cosa puoi fare: ascoltare questa puntata di Connessioni.
Tutte abbiamo avuto un adulto che ha donato voce e forza al nostro Critico Interiore, facendoci sentire inadeguate, inadatte, incapaci. Magari qualcuno ti ha detto che non sapevi scrivere, che ciò che scrivevi non aveva mordente, che non eri creativa, che non eri portata per la matematica o le materie artistiche. La fine di questa storia, nella maggior parte dei casi, è che hai intrapreso studi che non hanno permesso ai tuoi talenti di affiorare in superficie e manifestarsi nel mondo.
Non è mai troppo tardi per riprovarci.
Cosa puoi fare: ascoltare questa puntata di Connessioni, che parla di intelligenze. Per non sentirti più sbagliata.
Fare marketing con successo, alle tue regole, significa lavorare su te stessa, sulle tue convinzioni e falsi miti, sulle tue paure. Il modo in cui pensi al tuo marketing definisce i risultati che ottieni.
Sii costante, ritrova la passione, agisci, parla con il cuore e non aver paura di essere autentica. Di essere te. Il marketing è uno strumento trasformativo, un propulsore di idee e innovazione e, il suo cuore, sei tu.
Se desideri lavorare in modo approfondito su te stessa per allineare il tuo marketing alla donna che sei oggi, Incanto ti aspetta. È il mio percorso di gruppo di 3 mesi in cui scaviamo a fondo per portare nel mondo la forza della tua voce più autentica.
Scopri i punti di forza del tuo stile di marketing, diventa riconoscibile per essere indimenticabile. Rispondi al quiz gratuito e riceverai un piano d’azione per creare con gioia e passione un business fiorente.
Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.