19 Aprile 2023

Community o relazione: cosa vuoi davvero?

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Creare una community: non solo Facebook | Alessia Savi

Sei sicura di volere una community?

Tessere relazioni di valore online e costruire una community attorno al tuo brand non sono la stessa cosa.

Quando invii la newsletter o interagisci con i tuoi follower sui social si crea una relazione biunivoca tra te (e il tuo business) e le singole persone che compongono il tuo pubblico. Siete in due, come sedute al tavolino di una sala da tè, a intrecciare interessi e riflessioni.

In una community, l’atmosfera è più simile a quella che si respira in un salotto. Sei la padrona di casa e accogli i tuoi follower in un luogo arredato come piace a te ma che appartiene anche a loro. Uno spazio in cui possono conoscersi e trascorrere del tempo, divertendosi e magari imparando qualcosa di nuovo.

Cosa puoi avere di diverso con una community?

La community è composta dalle persone più affezionate a te e al tuo brand. Partecipano alle attività che proponi con entusiasmo, fanno il tifo per te, condividono i tuoi stessi valori. All’interno della tua community intrecciano relazioni con gli altri membri perché sentono di appartenere a qualcosa di più grande e vogliono esserci davvero.

Sembra fantastico e lo è.

Però creare una community online richiede tantissime energie e dedizione.

  • Devi essere presente e attiva in prima persona anche se ti fai aiutare nella gestione quotidiana.
  • Devi essere attenta e generosa con chi è lì per te, rispondendo sempre alle domande dirette e partecipando alle conversazioni spontanee.
  • Devi deliziare le iscritte regalando loro qualcosa che non potrebbero avere altrove.
  • Devi mettere le persone che vivono la tua community per prime, anticipando i loro desideri.

Prima di lanciarti all’avventura dovresti chiederti se è quello che desideri davvero per te e il tuo business. Con la consapevolezza che non ci sono risposte sbagliate e che puoi scegliere liberamente quello che senti più in linea con il tuo modo di essere.

Se la tua risposta è sì, tira fuori il tuo quaderno delle idee.

Il filo rosso che unisce la community

Una community forte si crea intorno a una visione condivisa del futuro. Le persone che la scelgono ne condividono i valori e si aspettano una grande coerenza da parte di chi le ha invitate a entrare in un mondo nuovo.

I Mercoledì della Mansardina, la community su Facebook creata da Gioia Gottini dedicata ai piccoli business, è un esempio perfetto.

Il gruppo è nato nel 2016, quando il mondo delle donne freelance era molto più solitario. C’erano poche occasioni di conoscersi, fare rete. Gioia ha regalato alle persone uno spazio dove creare collaborazioni e dialogo anziché concorrenza.

Una proposta di valore in cui non tutti si possono riconoscere ma è proprio questo il senso di una community: chi la abita ha qualcosa in comune.

Per iniziare, ragiona sul focus della tua community. Qual è l’argomento principale attorno a cui ruoteranno le conversazioni e le iniziative che proponi?

Potresti ad esempio creare una community per favorire le relazioni tra i tuoi clienti sotto l’egida della tua mission oppure costruire un gruppo di ispirazione e informazione per persone interessate a intraprendere la tua stessa attività.

I membri della community come attori, non spettatori

Il secondo pilastro su cui si fonda una community online è il coinvolgimento del pubblico. Se prometti un’esperienza condivisa, non puoi lasciare che le persone si arrangino da sole ma devi guidarle e partecipare insieme a loro.

In che modo stimolerai anche le persone che di solito amano stare dietro le quinte a uscire dal guscio e godersi tutto quello che hai pensato per loro?

I membri della tua community sono anche le persone che hai scelto di sostenere con il tuo lavoro e la tua offerta. Per non trasformare il tuo spazio online in un canale di promozione hard e soft a scorrimento continuo, prova a combinare le due cose puntando su iniziative di edutainment.

In questo modo puoi soddisfare il bisogno di divertimento e leggerezza del tuo pubblico e al tempo stesso far conoscere meglio il tuo approccio e le tue competenze. E quando proporrai ai membri della tua community una novità, saranno pronte ad accoglierla con entusiasmo.

Laura Calascibetta per esempio è graphic designer e regala alla sua community un bel viaggio nel mondo della grafica attraverso esercizi di co-creazione o l’analisi del lato estetico di film, musicisti o serie TV. Accompagna il tutto con post di approfondimento nel feed, creando una bella sinergia tra le varie parti del suo profilo.

Una volta decise le attività da proporre nella community è il momento di trovare e allestire lo spazio giusto per accogliere chi ti segue fedelmente.

6 luoghi online dove costruire la tua community

I gruppi Facebook sono stati a lungo la prima scelta per ogni piccolo business che voleva creare una community online ma da qualche tempo le cose sono cambiate.

La copertura dei post sui gruppi è calata drasticamente e l’impostazione della piattaforma fa sì che ci siano davvero troppe distrazioni. Aggiungi che Facebook non offre la possibilità di monetizzare le attività sul gruppo in modo diretto e che tanti utenti hanno abbandonato Facebook a causa delle scelte di gestione e degli scandali sulla manipolazione delle informazioni.

Con questo non voglio dirti che i gruppi Facebook sono morti perché come hai visto anche prima ci sono esempi di community nate sulla piattaforma che continuano a crescere. Però si capisce perché tante persone hanno cercato delle alternative a Facebook, come ho fatto anche io.

Se sei alla ricerca del luogo d’incontro perfetto per la tua community e vuoi esplorare strade diverse, ho cinque opzioni per te.

  • Membership a pagamento. In Italia non sono ancora popolari come negli Stati Uniti ma ci stiamo arrivando.
    Si possono creare su piattaforme in abbonamento come Tribe, Slack o Circle e hanno il vantaggio di attirare solo persone realmente interessate a farne parte. Qui la sfida è riuscire a far percepire il valore aggiunto di iscriversi e soprattutto trasformare il tempo che le persone trascorrono nella community in un’esperienza davvero esclusiva.
    Per la mia nuova community dedicata al marketing dall’anima slow ho già preparato un calendario di sorprese e contenuti che non ho mai pubblicato prima… altrimenti che club specialissimo sarebbe? Non sai di cosa parlo? Be', puoi scoprire Slow Marketing Society, la mia community per freelance e solopreneur che vogliono un marketing sostenibile e ricco di ispirazione.
  • Forum. Ti ricordi le discussioni infinite sui forum tematici agli inizi degli anni Duemila?
    Se sei nostalgica e l’idea di uno spazio di discussione privato per i tuoi follower ti piace, puoi creare un forum ad accesso riservato direttamente sul tuo sito WordPress con BBPress, un plugin completamente gratuito.
  • Social media. Tra le alternative a Facebook per costruire una community online non possono mancare gli altri social network.
    Su Instagram, che è il mio preferito, il modo più semplice per fare community è immaginare un’iniziativa collettiva da lanciare con un hashtag (e magari un profilo) dedicato.
    Così è nato ad esempio progetto.51 che per due anni ha coinvolto tantissime persone in una sfida creativa tra immagini e parole. Il progetto si è concluso a fine 2022 ma tante delle persone che si sono incrociate attraverso l’hashtag comune sono rimaste in contatto e alcune hanno dato vita a loro volta ad altri progetti di community.
    Oppure si può lavorare sul coinvolgimento diretto della community attraverso le Stories, che permettono di mantenere vivo il dialogo nel quotidiano ma anche di approfondire gli altri contenuti che proponi su Instagram per stimolare una discussione più ampia. Dai un’occhiata al profilo di Giada Fierabracci o di Natalia Levinte e lasciati ispirare.
  • Il tuo sito. Sapevi che esiste un plugin gratuito per WordPress che ti permette di creare una community privata sul tuo sito, con un’interfaccia intuitiva molto simile a Facebook e tante funzioni di comunicazione tra i membri? Si chiama BuddyPress.
  • Telegram. Come forse sai, si tratta di un’app di messaggistica gratuita. A differenza di Facebook, non è governata dagli algoritmi e quindi sta riscuotendo sempre più successo.
    Io la amo perché permette di condividere video, foto, link, audio e vocali, file in modo estremamente semplice e puoi anche chiacchierare a tu per tu oppure in gruppo con i membri della tua community. Se sei curiosa di vedere come funziona ti aspetto sul mio canale in cui parliamo naturalmente di strategie di marketing sostenibili ma anche di arte, libri e ispirazioni da cogliere al volo. C'è anche un gruppo di lettura per stimolare lo scambio e la riflessione grazie alle letture condivise che propongo ogni mese.

Autore

Alessia Savi

Ciao, sono Alessia. Creo strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Strategie piene di ispirazione e anima, perché al centro ci sei sempre tu, con la tua energia e personalità. Nel rispetto di te. Nel mio lavoro ascolto, faccio domande, scrivo storie digitali. E non solo. Il mio mantra è #essercimeglio. Quando non mi occupo di marketing scrivo romanzi, conduco laboratori di libroterapia, mi lascio travolgere dalla bellezza in qualche museo, corro tra i prati in compagnia di Argo. Ogni storia è basata su una Verità: la nostra verità. Le parole risuonano: facci caso.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.

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