Uscire dalla comfort zone, affrontare le sfide.
Il 2021 non è andato come me l'aspettavo.
Il fatturato non è stato in linea con i miei obiettivi, ho accusato momenti di grande crisi e difficoltà personale durante l'estate, mentre nei primi mesi dell'anno quell'obiettivo inarrivabile mi ha portata a fare i conti con un profondo senso di inadeguatezza. Mi ero ostinata a voler replicare il traguardo del 2020 ma con condizioni esterne – e interne – differenti. Un numero che non sarebbe stato sostenibile in un 2021 in cui la mia presenza era richiesta in dosi massicce tra gli affetti, tra le ombre, nei silenzi.
Per me ha funzionato raccogliermi attorno al mio centro e nutrirlo, ascoltarlo, saper essere paziente con lui, compassionevole verso me stessa.
Sono tornata a ricercare la me bambina, le ho dato spazio, le ho permesso di giocare, divertirsi, reclamare. Mi sono presa tempo per me stessa. Ho anche finito di scrivere la prima bozza del mio romanzo e ne sono felicissima.
Dall’esterno forse tutto questo non si è visto né percepito.
Quello che ho fatto, per tutelarmi, è stato lavorare sulla mia comunicazione concentrandomi sulla brand awareness, parlando del mio lavoro, delle mie clienti, di quello che faccio. Ma non di me. Il motivo è che dovevo restare nella mia grotta, indagarmi nel silenzio, sottrarre tempo ed energie ad altre attività non fondamentali in quel periodo per dedicarmi alle cose e alle persone davvero importanti: me stessa, le mie clienti, i miei affetti.
Quando c’è un momento di difficoltà personale, di crisi, non ha senso esternare il processo mentre si è intrappolati all’interno del vortice. Sottrae forza alla situazione, all’esperienza, alla possibilità di avvolgere nel silenzio quel periodo e permettergli di mostrarci il suo potenziale trasformativo. È come raccontare un desiderio dopo che si è vista una stella cadente e vederlo infrangersi a terra. Le cose preziose, i progetti ancora in stato embrionale e così le emozioni, hanno bisogno di un terreno accogliente e di gentilezza, di delicatezza prima di essere portati nel mondo.
Penso che dalle grandi difficoltà personali si raccolgano tesori dal valore inestimabile.
La mia fede incrollabile nella naturale contrazione ed espansione della vita - del respiro -, mi ha fatto pensare che dovevo affrontare quel momento con nuovi strumenti e nuovi alleati, rompere vecchi schemi, accettare l'amore incondizionato di chi mi ha teso una mano senza esitazione.
Accogliere la vulnerabilità e, semplicemente, stare in quell'emozione per me scomoda.
Mi sono riportata al centro e le tensioni si sono allentate, alcune sono sparite, altre hanno un nome e iniziano a fare meno paura quando le guardo in faccia, altre ancora le osservo con diffidenza da lontano ma mi sto allenando ad avvicinarmi senza timore.
Il mio retreat al mare mi ha ricaricata ed è stato un po’ come ritrovare la strada di casa dopo aver passato mesi nel buio del bosco. Le idee sono arrivate in un flusso senza interruzione. Mi sono sentita ricca, grata per tutta quella bellezza della quale ero circondata, profondamente onorata di trovarmi lì, a pianificare il futuro senza paura, con un entusiasmo che credevo dimenticato chissà dove.
Avevo raccolto molte intuizioni già a partire dall’inizio dell’estate.
So che l’anno e mezzo di pandemia mi ha privata di una cosa per me importante (ma credo per tutti). La possibilità di vivere il mondo, di guardare fuori e nutrirmi di bellezza tra le strade della mia città o di quella di qualcun altro, tuffarmi nell’arte, prendere un treno per andare a trovare un’amica e godermi una giornata lontana da tutto.
La me dell’anno scorso avrebbe inserito obiettivi ambiziosi di crescita e fatturato.
La me di quest’anno si è fatta guidare per la pianificazione da alcuni mantra e lezioni che ho appreso dal 2020 a oggi.
Ho scelto nel 2022 di sperimentare, fare con ciò che ho e portare ai massimi livelli di piacere e godimento tutto il mio lavoro. In sostanza?
E poi ci saranno cambiamenti legati alla mia strategia di comunicazione, ma di questi scoprirai tutto strada facendo. La prima cosa, davvero speciale, è riservata alle iscritte alla mia newsletter ma non voglio rovinarti la sorpresa. Se sei curiosa puoi iscriverti ad Atanor: sarai così tra le prime a scoprire tutto il dietro le quinte del mio lavoro e le nuove ispirazioni che ho creato per le mie lettrici più fedeli.
Un’alchimia tra intuito, ascolto e strategia.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.