Un business florido con relazioni forti.
Abbiamo utilizzato e amato per anni i gruppi Facebook, ricchi di informazioni, consigli, scambi e anche polemiche. Ora, qualcosa sta cambiando nella vita delle comunità online. Un po' perché l'algoritmo di Facebook ha di nuovo scelto per noi in che modo mostrare i nostri contenuti (e i gruppi non hanno più i vantaggi di un tempo sotto questo aspetto) e un po' perché la fiducia degli utenti verso questo social network ha iniziato a vacillare.
E allora, se costruire la community intorno al tuo brand è importante, come puoi farlo senza utilizzare i gruppi Facebook?
Perché costruire una community attorno al tuo brand è importante
Facciamo una breve digressione e ricapitoliamo i motivi per cui il tuo brand ha bisogno di una community di appassionate lettrici.
La community ti segue, inizia ad affezionarsi a te, condivide esperienze, pensieri e valori con te. Ha voglia di conoscerti, di stare al tuo fianco, di combattere le tue stesse battaglie.
E la community è anche il pubblico a cui scegli di parlare e che hai scelto di servire con la tua proposta di valore e la tua offerta. Non è un pubblico freddo, però, che ancora non ti conosce o ti conosce poco: la community è composta da chi non si perde i tuoi aggiornamenti, da chi interagisce con i tuoi contenuti, che partecipa alle tue iniziative e accoglie con entusiasmo le novità che proponi.
Ecco quali sono le caratteristiche di una community.
La community ha bisogno di un punto di ritrovo: quale spazio vuoi offrirgli?
Puoi metterti alla ricerca di alternative ai gruppi Facebook per diversi motivi e quelli che trovi di seguito sono quelli che mi hanno spinta a chiudere il mio gruppo Facebook, Slow Marketing Society.
Esistono molte alternative, per lo più a pagamento, per sopperire ai gruppi Facebook e avere una community indipendente.
Tribe, Circle, Mighty Networks, Slack e Disciple: sono 4 valide alternative a Facebook, tutte a pagamento. Sono piattaforme che hanno un costo mensile a partire da 50 dollari, quindi non proprio accessibili dal punto di vista economico, specie se sei all'inizio della tua attività e la community deve essere costruita da zero.
Tutti questi strumenti offrono un altissimo grado di customizzazione, monetizzazione e anche un'app mobile, nonché un motore di ricerca interno che può portare nuovi iscritti alla tua community.
Ed ecco invece alcune alternative gratuite ai gruppi Facebook per la gestione della tua community.
Instagram, YouTube, TikTok. I Creator e gli influencer ci hanno insegnato che possiamo creare e costruire un ottimo seguito e una solida community anche sui nostri canali social. Vale la pena ricordarlo, quando pensiamo a come creare e rafforzare il legame con la nostra community e capire da dove iniziare con progetti che coinvolgano la community in modo attivo.
Ricordarci che la parte fondamentale è partire dalle attività che vorremo proporre alla community, prima ancora di stabilire quale sarà lo strumento su cui la ospiteremo.
Dopo la chiusura del mio gruppo Facebook ho deciso di concentrare le mie energie sul mio canale social preferito: Instagram. Ma non solo. Ho deciso di creare Atanor Lab, la mia membership gratuita, e concentrarmi sulla cura delle iscritte alla mia newsletter. Se non sei ancora iscritta ad Atanor Lab, puoi farlo: le porte sono sempre aperte e impari al tuo ritmo il marketing e la comunicazione.
Fare repurposing dei contenuti rende la tua content strategy più sostenibile e focalizzata. Scopri tutti i consigli per riutilizzare (bene) i tuoi contenuti.
Racconta la tua storia diventando indelebile.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.