Parole d'ordine: autorevolezza, leadership, armonia.
«Non si può pensare (scrivere) bene, amare bene, dormire bene, se non si ha mangiato bene.» - Virginia Woolf
In questa nuova puntata di Connessioni, ispirata alla citazione di Virginia Woolf tratta da Una stanza tutta per sé, esploreremo come il benessere materiale ed emotivo sia alla base di una buona creatività. Woolf, nel suo discorso agli istituti femminili dell’Università di Cambridge nel 1928, sottolineava una verità ancora attuale: la libertà intellettuale dipende da una condizione materiale stabile.
Ma cosa significa concretamente? E come possiamo creare uno spazio – fisico e mentale – che ci consenta di coltivare il nostro potenziale creativo?
Per Virginia Woolf, creatività e benessere sono strettamente legati. Non si può creare bene quando si vive in uno stato di insicurezza o stress. Questo perché la creatività richiede uno stato mentale di apertura, di gioco e di esplorazione, lontano dalla pressione della performance.
Ecco i pilastri del benessere che alimentano la creatività:
Quando il nostro corpo e la nostra mente sono in armonia, possiamo abbandonarci a quel flusso creativo che ci permette di fare connessioni inaspettate e trasformare idee in realtà.
Viviamo in una società che spesso mette la creatività al servizio della produttività. Ma la creatività autentica non ha uno scopo pratico. Non si può forzare o incasellare in una formula predefinita. Piuttosto, è un processo fluido e immersivo, che richiede:
Come afferma Stephen King:
«Non esiste un Deposito delle Idee, non c’è una Centrale delle Storie, un’Isola dei Best-Seller sepolti; le idee per un buon racconto spuntano a quel che sembra letteralmente dal nulla, ti piombano addosso di punto in bianco: due pensieri che prima erano del tutto indipendenti tutto a un tratto trovano un punto di incontro e si concretizzano in qualcosa di assolutamente nuovo. Il tuo compito non è trovare queste idee ma riconoscere quando si manifestano.»
Uno spazio fisico adatto può fare la differenza. Woolf parlava di una "stanza tutta per sé", ma lo spazio creativo non deve necessariamente essere una stanza fisica. Può essere qualsiasi luogo che ti faccia sentire sicura e ispirata. Ecco alcune caratteristiche di un luogo ideale per la creatività.
«Una casa piccola va annaffiata di spazi, di cavità. Deve essere soprattutto aria, luogo dove muovere il corpo.» - Laura Imai Messina, WA
La creatività si nutre di esperienze, osservazioni e connessioni. Ecco alcune fonti di ispirazione per alimentare il tuo processo creativo.
Anche attività manuali, come cucinare o ricamare, aiutano a liberare la mente e favoriscono intuizioni inaspettate. Il fare con le mani è un'ottima forma di meditazione.
Trovare ispirazione è solo il primo passo. Per trasformarla in creazione, segui questi passaggi:
La creatività è una pratica che richiede ascolto profondo e cura. Coltivare il tuo benessere e costruire uno spazio mentale e fisico che ti supporti è il primo passo per riaccendere la tua creatività.
Ecco alcune domande per te.
Racconta la storia che desideri. La tua storia. Condividila. Perché il tuo sguardo unico può fare la differenza, anche se ancora non sai come, né per chi.
Per scrivere questa puntata di Connessioni, Creatività, ringrazio “On writing” di Stephen King edito in Italia da Sperling & Kupfer e “WA: la via giapponese all'armonia” di Laura Imai Messina edito in Italia da Tea, da cui sono tratte le citazioni dell’episodio.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.