4 Dicembre 2024

Creatività e benessere: come coltivare il tuo spazio creativo

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Creatività, la nuova puntata di Connessioni.

«Non si può pensare (scrivere) bene, amare bene, dormire bene, se non si ha mangiato bene.» - Virginia Woolf

In questa nuova puntata di Connessioni, ispirata alla citazione di Virginia Woolf tratta da Una stanza tutta per sé, esploreremo come il benessere materiale ed emotivo sia alla base di una buona creatività. Woolf, nel suo discorso agli istituti femminili dell’Università di Cambridge nel 1928, sottolineava una verità ancora attuale: la libertà intellettuale dipende da una condizione materiale stabile.

Ma cosa significa concretamente? E come possiamo creare uno spazio – fisico e mentale – che ci consenta di coltivare il nostro potenziale creativo?

Creatività e benessere: una connessione indissolubile

Per Virginia Woolf, creatività e benessere sono strettamente legati. Non si può creare bene quando si vive in uno stato di insicurezza o stress. Questo perché la creatività richiede uno stato mentale di apertura, di gioco e di esplorazione, lontano dalla pressione della performance.

Ecco i pilastri del benessere che alimentano la creatività:

  • Stabilità economica. Un lavoro che garantisca stabilità finanziaria permette di dedicare energie mentali alla creazione perché non si hanno le preoccupazioni primarie, ovvero di sopravvivenza.
  • Sonno ristoratore. Una mente riposata è più recettiva, pronta a connettere idee e intuizioni.
  • Alimentazione sana. Il cibo nutre non solo il corpo, ma anche la mente.
  • Gestione dello stress. Bassi livelli di stress aiutano il sistema nervoso a concentrarsi su attività più elevate, come il pensiero creativo.

Quando il nostro corpo e la nostra mente sono in armonia, possiamo abbandonarci a quel flusso creativo che ci permette di fare connessioni inaspettate e trasformare idee in realtà.

La creatività non è performance

Viviamo in una società che spesso mette la creatività al servizio della produttività. Ma la creatività autentica non ha uno scopo pratico. Non si può forzare o incasellare in una formula predefinita. Piuttosto, è un processo fluido e immersivo, che richiede:

  • Tempo per esplorare senza pressione. Lasciar spazio alla curiosità e al gioco. Quando è stata l'ultima volta che hai creato per il solo gusto di vedere dove ti avrebbe condotta quel processo? Affacciarsi alla poiesis, al fare dal nulla, senza uno scopo, ci permette di scoprire come si muove la nostra creatività e cosa la nutre, arricchendola.
  • Presenza nel momento. Essere completamente immersi nell’esperienza del qui e ora. Prova a essere presente nelle azioni, ai pensieri, alle attività più quotidiane. Riesci a essere nella presenza del corpo quando cucini? Quando vivi un'esperienza, quali pensieri attraversano la tua mente?
  • Ascolto attivo. Riconoscere ispirazioni e intuizioni mentre si manifestano, non cercare la connessione in modo forzato.

Come afferma Stephen King:

«Non esiste un Deposito delle Idee, non c’è una Centrale delle Storie, un’Isola dei Best-Seller sepolti; le idee per un buon racconto spuntano a quel che sembra letteralmente dal nulla, ti piombano addosso di punto in bianco: due pensieri che prima erano del tutto indipendenti tutto a un tratto trovano un punto di incontro e si concretizzano in qualcosa di assolutamente nuovo. Il tuo compito non è trovare queste idee ma riconoscere quando si manifestano.»

Lo spazio creativo perfetto

Uno spazio fisico adatto può fare la differenza. Woolf parlava di una "stanza tutta per sé", ma lo spazio creativo non deve necessariamente essere una stanza fisica. Può essere qualsiasi luogo che ti faccia sentire sicura e ispirata. Ecco alcune caratteristiche di un luogo ideale per la creatività.

  • Sicurezza e comfort. Deve essere un ambiente che sappia accoglierti, privo di rumori che possono metterti in stato di allerta, che possa darti quel senso di tana, di non essere vulnerabile su alcun lato della stanza. Una finestra o una porta alle tue spalle possono essere fonte di distrazione, perché il tuo corpo recepisce uno stato di allerta e potenziale pericolo.
  • Elementi d'ispirazione. Oggetti che richiamano la tua identità e stimolano l’immaginazione. Sulla mia scrivania si trovano una pianta di bambù, una candela, una sfera di quarzo rosa, un gomitolo di lana rossa e una conchiglia in cui le perle da lei create si sono calcificate. Sono cinque simboli che mi ricordano chi sono e in cosa credo.
  • Armonia. Una buona illuminazione, spazi ordinati e una finestra sul mondo sono dettagli che amplificano lo sguardo interiore. Hai mai pensato di gestire il tuo studio con il sostegno del feng shui?

«Una casa piccola va annaffiata di spazi, di cavità. Deve essere soprattutto aria, luogo dove muovere il corpo.» - Laura Imai Messina, WA

Fonti di ispirazione per la creatività

La creatività si nutre di esperienze, osservazioni e connessioni. Ecco alcune fonti di ispirazione per alimentare il tuo processo creativo.

  1. Lettura. Romanzi, saggi, articoli di giornale. Ogni storia è un’occasione per ampliare lo sguardo. Comprese la tua storia famigliare e personale.
  2. Viaggi. Nuovi luoghi offrono prospettive inedite e stimolano la mente. Dalla cultura del luogo che stai esplorando alle leggende che ne affollano la tradizione e il folklore.
  3. Conversazioni. Ascoltare gli altri, dal vivo o online, può rivelare spunti sorprendenti. Conversi spesso con la tua community?
  4. Ambienti. Paesaggi naturali o città affollate, ogni luogo porta con sé narrazioni uniche. Dall'architettura alla Natura, tutto può essere una fonte di ispirazione per un pensiero, un'intuizione, una riflessione.
  5. Arte e musica. Un quadro, una poesia, una canzone possono evocare emozioni e immagini potenti. Hai mai provato a scrivere (qualsiasi cosa tu voglia) partendo da un'immagine? Prova e poi, se ti va, raccontami com'è andata.

Anche attività manuali, come cucinare o ricamare, aiutano a liberare la mente e favoriscono intuizioni inaspettate. Il fare con le mani è un'ottima forma di meditazione.

Come trasformare le idee in creazioni

Trovare ispirazione è solo il primo passo. Per trasformarla in creazione, segui questi passaggi:

  • Osserva e raccogli. Annota ciò che ti colpisce, che siano immagini, pensieri o sensazioni. Io ho diversi quaderni nei quali raccolgo i materiali che potrebbero accendere scintille creative.
  • Fai ricerca. Approfondisci le tue idee con dati e contesti raccolti da ambiti differenti. Per esempio, passando dall'arte a un tema dedicato al tuo lavoro.
  • Crea connessioni. Metti insieme elementi diversi per generare qualcosa di nuovo. Assembla le informazioni raccolte in diversi modi e combinazioni.
  • Rielabora. Non temere di modificare, aggiungere o eliminare fino a ottenere il risultato desiderato.

La creatività è tua

La creatività è una pratica che richiede ascolto profondo e cura. Coltivare il tuo benessere e costruire uno spazio mentale e fisico che ti supporti è il primo passo per riaccendere la tua creatività.

Ecco alcune domande per te.

  • Quali spazi ti fanno sentire più sicura e ispirata?
  • Come puoi coltivare una maggiore presenza nella tua vita quotidiana?
  • Cosa accende la tua creatività?

Racconta la storia che desideri. La tua storia. Condividila. Perché il tuo sguardo unico può fare la differenza, anche se ancora non sai come, né per chi.

Per scrivere questa puntata di Connessioni, Creatività, ringrazio “On writing” di Stephen King edito in Italia da Sperling & Kupfer e “WA: la via giapponese all'armonia” di Laura Imai Messina edito in Italia da Tea, da cui sono tratte le citazioni dell’episodio. 

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Autore

Alessia Savi

Ciao, sono Alessia. Creo strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Strategie piene di ispirazione e anima, perché al centro ci sei sempre tu, con la tua energia e personalità. Nel rispetto di te. Nel mio lavoro ascolto, faccio domande, scrivo storie digitali. E non solo. Il mio mantra è #essercimeglio. Quando non mi occupo di marketing scrivo romanzi, conduco laboratori di libroterapia, mi lascio travolgere dalla bellezza in qualche museo, corro tra i prati in compagnia di Argo. Ogni storia è basata su una Verità: la nostra verità. Le parole risuonano: facci caso.

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