Alla riscoperta di un simbolo di emancipazione e indipendenza.
Labirinti creativi, il mio laboratorio di libroterapia umanistica, affonda le sue radici nel viaggio dell’eroina teorizzato da Maureen Murdock. Il motivo principale è che la struttura del viaggio dell’eroe teorizzato da Joseph Campbell non tiene in considerazione la donna, ma l’uomo in quanto eroe.
Siamo immerse in un mondo di storie che vede per protagonista la crescita e lo sviluppo del maschile anche quando le protagoniste sono donne, ma di rado riusciamo a cogliere il percorso del viaggio dell’eroina. La differenza tra i due percorsi risiede non nel genere del protagonista, ma nel tipo di viaggio che intraprende.
"Il viaggio dell'Eroe è un viaggio interiore, un viaggio dove oscure resistenze vengono vinte e resuscitano poteri e talenti dimenticati per essere messi al servizio della trasfigurazione del mondo."
- Joseph Campbell
Il viaggio dell’eroina nasce dalle riflessioni di Maureen Murdock, psicoterapeuta junghiana. Durante la sua carriera si imbatte sempre più spesso in donne che raccontano di successi sul lavoro ma insoddisfatte, colte da un senso di sterilità, vuoto, smembramento e tradimento verso sé stesse. Maureen Murdock si interroga, cerca di capire che cosa spinge queste donne a sentirsi così disconnesse da sé stesse e finalmente, arriva la risposta.
Hanno abbracciato il viaggio dell’Eroe maschile, restando con una grande domanda: a cosa serve tutto questo?
Campbell ci ricorda che nel mito, la donna deve capire di essere la meta del viaggio dell’Eroe, che non deve andare in confusione cercando di attivarsi mettendosi in viaggio perché, semplicemente, non le spetta.
Ma noi donne non vogliamo essere Penelope, in perenne attesa, la terra promessa degli uomini. Chi e cosa è una donna?
Maureen Murdock si interroga, non si accontenta della risposta dei Joseph Campbell e del viaggio dell’Eroe da lui teorizzato ne “L’eroe dai mille volti” ma sceglie di ripercorrere ogni tappa e riportarla al mondo e alle sfide del femminile.
Mentre il viaggio dell’eroe porta il maschile nel mondo esterno, a sconfiggere draghi alla ricerca dell’elisir di lunga vita, il viaggio dell’eroina è un viaggio interiore alla ricerca dell’equilibrio e della propria identità.
Il viaggio dell’eroina parla di come si sente la donna, non di cosa sta facendo. Parla della ricerca di sé stessa nonostante la società faccia di tutto per portarla a omologarsi ai suoi standard. Ci racconta dell’equilibrio tra maschile e femminile, dove ci identifichiamo con un femminile sottovalutato dalla società abbracciando, durante l’adolescenza, un modello maschile che ci racconta un certo modo di essere vincenti, di successo, femminili.
Eccoci dunque alla mappa del viaggio dell’eroina teorizzato da Maureen Mudock.
I miti sono storie archetipiche che riflettono la nostra interiorità, che sono attraversati dalle domande esistenziali del genere umano. Ciò che sopravvive del mito è ciò che, ancora oggi, ha qualcosa che parla alla nostra anima. Il viaggio dell’eroina è il viaggio che ogni donna compie, più e più volte, nell’arco della propria vita.
Il viaggio dell’eroina è la base su cui ho creato il percorso di Labirinti Creativi, il mio laboratorio di libroterapia umanistica per riscoprire il tuo rapporto con la creatività, che per me rappresenta quel nucleo vitale e generativo di potere femminile che spesso tendiamo a disperdere o a non conoscere davvero. Vivremo insieme 10 mesi di intense letture, ognuna delle quali è legata a una tappa del viaggio dell’eroina, per portarti al centro del labirinto e uscirne arricchita, trasformata, con nuove consapevolezze.
Alla riscoperta di un simbolo di emancipazione e indipendenza.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.