Il posizionamento ti rende unica, e indelebile.
Viviamo in un mondo sempre più accelerato, dove anche la lettura rischia di diventare un atto di voracità contro il tempo, tra ristampe in edizione limitata, continue nuove uscite – in Italia il numero di libri pubblicati nel 2023 è stato di 69.000 nuovi titoli -, sfide e gruppi di lettura.
Sarebbe bello poter leggere con il proprio ritmo, senza pensare a quale sia l’edizione con la copertina dall’estetica più accattivante per un contenuto da pubblicare su Instagram o una sottile ansia da prestazione, vero?
Io mi sono chiesta spesso, in questi anni, come può la lettura diventare più sostenibile, sia in termini economici che di tempo. Per il tempo la libroterapia è stata la mia risposta, riscoprendo un momento di qualità per la lettura. Tempo profondo in cui immergersi, riaffiorare in superficie per poi rituffarsi nella storia durante e anche dopo la lettura, quando l’ultima pagina da inizio a nuove riflessioni, a possibilità di creare connessioni e ampliare lo sguardo sulla lettura.
Quando si parla di sostenibilità in termini di ecologia e impatto ambientale, una soluzione ottimale molto spesso non esiste. Ho trovato questo articolo piuttosto interessante riguardante l’impatto ambientale di e-reader e libri cartacei.
Per semplificarci la vita, possiamo fare questa prima distinzione:
Io per esempio leggo molto in formato digitale e, quando scelgo il formato cartaceo, mi affido al second hand e ai mercatini dell’usato. In libroterapia anche la scelta del dispositivo, la relazione sensoriale con il libro cartaceo – dal profumo alla consistenza della carta – sono importanti per condurci in un modo più immersivo nella lettura.
Il formato digitale ha alcuni punti di forza che ho imparato ad apprezzare con il tempo.
Per quanto il formato digitale sia funzionale e molto pratico, negli anni ho anche imparato che riesco ad avere meno memoria fotografica rispetto ai romanzi che leggo in cartaceo. Per esempio, in un libro cartaceo posso riuscire a ricordare la pagina esatta in cui si svolge una scena, o dove ho trovato una citazione particolare che sento affine a me. Ecco, nella lettura digitale manca il senso di uno spazio fisico e l’aspetto sensoriale della lettura: spessore e colore della carta, il suo profumo, il tipo di carattere di stampa, l’impaginazione. Per questo le graphic novel e gli albi illustrati per me hanno un solo, possibile formato: quello cartaceo.
A Natale ho trovato libri sotto l'albero e ne sono stata felicissima. Mi sono domandata come si può rendere la lettura più sostenibile, e queste sono le idee che ho trovato.
Il modo più sostenibile per leggere è cercare di acquistare meno libri freschi di stampa e andare a caccia di libri di seconda mano per ridurre quanto più possibile l'impatto ambientale.
E tu, quale di queste azioni metti o metteresti in pratica per rendere più sostenibile il tuo essere lettrice?
Se sei una lettrice appassionata e vuoi esplorare il metodo della libroterapia umanistica, puoi scaricare il diario di lettura che ho creato per te, in attesa dell’apertura dei nuovi laboratori.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.