2 Aprile 2025

Ritrovare la creatività: affrontare i blocchi interiori e riaccendere il fuoco creativo

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Accogli il richiamo della creatività.

La creatività è un fiume sotterraneo che scorre dentro di noi, una forza vitale che ci spinge a esprimere la nostra essenza unica. Eppure, quante volte ti sei sentita disconnessa da questa fonte inesauribile, intrappolata in una routine che soffoca l'ispirazione?

Questa disconnessione non è casuale, né irreversibile. È il frutto di ostacoli, di voci interne ed esterne che ci allontanano dal nostro naturale impulso creativo. Ma esiste sempre un modo per tornare a sentire quel richiamo primordiale che ci invita a creare. Basta imparare a esplorare come si accende e si rigenera la nostra creatività.


Cosa Inquina la vita creativa

La creatività è multiforme. Ora assume una forma, ora un’altra. È come uno spirito abbagliante che appare a tutti noi, ma è difficile a descriversi perché le voci non concordano su quel che si è visto nel lampo brillante. Il maneggiare pigmenti e tele, o frammenti di pittura e carte da parati è una prova della sua esistenza? Che dire di carta e penna, delle aiuole fiorite nei giardini, nella costruzione di un’università? Certo. Stirare bene il collo, inventare una rivoluzione? Certo. Sfiorare con amore le foglie di una pianta, demolire un “grosso affare”, far andare il telaio, trovare la propria voce, amare bene qualcuno? Certo. Sollevare il corpo caldo del neonato, allevare un bambino sino all’età adulta, aiutare una nazione a rialzarsi? Certo. Tendere al matrimonio come al frutteto che è, scavare alla ricerca dell’oro psichico, trovare la parola ben fatta, cucire una tenda azzurra? Tutto rientra nella vita creativa. Sono tutte cose provenienti dalla Donna Selvaggia, il Rio Abajo Rio che scorre nella nostra vita. Alcuni dicono che la vita creativa sta nelle idee, altri dicono che sta nei fatti. In molti casi pare trovarsi nel semplice essere. Non è virtuosismo, è l’amore per qualcosa, tanto amore, - non importa se per una persona, una parola, un’immagine, un’idea, la terra o l’umanità – con la cui profusione si può creare. Non è una questione di volontà, né di un singolo atto di volontà; semplicemente si deve.

- Clarissa Pinkola Estés

Clarissa Pinkola Estés, nel suo libro Donne che corrono coi lupi, descrive la creatività come un fiume che può essere inquinato da vari fattori, portando alla perdita di vitalità e di connessione con la nostra natura più autentica. Questo inquinamento può manifestarsi attraverso:

  • Sovraccarico di stimoli. Viviamo in un'epoca di iperconnessione, dove l'accesso continuo a informazioni e contenuti può risultare paralizzante. Il cervello, sommerso da troppi input, fatica a elaborare nuove idee. E tende a riciclare quello che ha già visto. Dopotutto, stiamo diventando sempre più pigri in un mondo sempre più in accelerazione, in cui fatichiamo a trovare lo spazio per la contemplazione e la ricerca.
  • Autocritica distruttiva. Quella voce interiore che ci dice che non siamo abbastanza brave, che non abbiamo nulla di nuovo da offrire, che ogni nostro tentativo è destinato a fallire. Spesso, una voce che appartiene al nostro passato, a qualcuno che avrebbe dovuto sostenere la nostra creatività e invece ne è stato nemico e giudice.
  • Paura del giudizio. L'ansia di essere fraintese o criticate può impedirci di dare forma alle nostre intuizioni più profonde. Ci capita spesso, ed è colpa di un sistema che ci ha imbavagliate a lungo. Ne ho parlato in questa puntata di Connessioni, che parla di indipendenza.
  • Mancanza di tempo e spazio. Senza momenti dedicati alla creazione e un ambiente che favorisca la concentrazione, la creatività viene relegata all'ultimo posto. Molto spesso la creatività viene raccontata come qualcosa che deve avere uno scopo finale, un obiettivo chiaro da raggiungere. Invece, la creatività è un processo di esplorazione. A volte, molto faticoso, specie se ci troviamo a nuotare in acque molto inquinate.
  • Aspettative troppo alte. Se ci aspettiamo di essere sempre al massimo della nostra espressività, rischiamo di bloccarci di fronte alla realtà del processo creativo, fatto di tentativi, errori e momenti di vuoto.


I nemici Interiori della creatività

Oltre agli ostacoli esterni, esistono veri e propri sabotatori interiori. Sono schemi mentali e comportamenti che ci allontanano dal nostro potenziale creativo e riconoscerli può aiutarci a superare la stagnazione in cui ci troviamo.

  • Procrastinazione. Rimandare l'inizio di un progetto crea una distanza emotiva tra noi e il nostro processo creativo, facendoci perdere slancio, entusiasmo, amore.
  • Perfezionismo. Il desiderio di creare qualcosa di impeccabile può paralizzarci, facendoci dimenticare che la creatività è un percorso, non un traguardo. E che fatto è meglio di perfetto.
  • Confronto con gli altri. Guardare costantemente al lavoro altrui con ammirazione mista a invidia può portarci a dubitare delle nostre capacità, invece di trarne ispirazione.

Dimentichiamo molto spesso che la creatività è un processo composto da quattro tappe principali e che serve tempo perché tutto fluisca in modo limpido e cristallino.

  1. Acciuffa la tua idea. Quando ti arriva un’idea, annotala e falle prendere un po’ di respiro. Dalle tempo di bussare alla tua porta più volte, per capire se è l’idea giusta e se siete fatte l’una per l’altra.
  2. Fai ricerca. Idea acciuffata? È il momento di ricercare e approfondire, scovare fonti che possano amplificare il tuo sguardo e arricchire la tua idea di nuove prospettive.
  3. Crea le tue relazioni. Le connessioni sono importanti. Aiutati con media differenti per esplorare lo spazio creativo e il tema di fondo che hai evidenziato e che desideri condividere.
  4. Organizza e crea. Organizza fonti, riflessioni, intuizioni. È il momento di creare! Che si tratti di un post, di un reel, una newsletter o un nuovo servizio, prenditi tempo per creare qualcosa di davvero speciale e unico. Come il tuo sguardo.


9 modi per ritrovare la creatività

Se la creatività si è assopita dentro di noi, possiamo risvegliarla con gesti semplici ma profondi. Ecco nove strategie per riportare la creatività nella nostra vita. Sono le mie preferite, per cui spero siano di aiuto anche a te.

  1. Creare un "Archivio Scintille". Un quaderno o una cartella digitale dove annotare idee, frasi, immagini e spunti che ci ispirano. Questo diventerà una risorsa preziosa nei momenti di blocco. Io ho diversi quaderni di questo tipo: uno in cui raccolgo tutte le idee per i miei romanzi futuri (non credo mi basterà una vita per scriverli tutti, di questo passo); uno in cui incollo immagini suggestive che trovo sulle riviste e che possono aiutarmi a trovare idee per storie e messaggi suggestivi; uno in cui raccolgo tutte le idee per il mio marketing e la mia attività.
  2. Stabilire una routine creativa. Dedicare un momento della giornata alla creatività, senza pressioni. Anche solo 15 minuti possono fare la differenza. La mia stanza della creatività è senza dubbio il journaling, dove esploro spesso modi diversi per esplorarmi e raccontarmi.
  3. Praticare la presenza attiva. Essere presenti nel momento aiuta a liberare la mente dal rumore di fondo e a connettersi con la propria intuizione. La presenza a noi stesse la possiamo allenare mentre cuciniamo in silenzio, quando siamo assorte nella lettura, quando danziamo, quando siamo immerse nella pratica spirituale.
  4. Esplorare nuove forme d'arte. A volte la creatività si risveglia provando qualcosa di nuovo: scrivere se solitamente dipingiamo, danzare se solitamente scriviamo, andare a teatro o a una mostra da sole. Tutto può aiutarci ad accendere la scintilla creativa. E ci aiuta a rubare come artisti (e con tutti i nostri sensi) non a copiare gli altri.
  5. Connettersi con la natura. Passeggiare in un bosco, osservare il mare, sentire la terra sotto i piedi sono modi per ricaricarsi e accedere a nuove ispirazioni grazie alla connessione con Bhumi Devi e l’ascolto del vento.
  6. Leggere libri ispiranti. Immergersi in storie e poesie che parlano alla nostra anima può risvegliare idee assopite. Anche leggere testi di canzoni in altre lingua può aiutarci ad allenare sonorità differenti e accostamenti di parole nuove che ci aiutano ad abbassare il livello di razionalità a cui siamo radicate. In Labirinti Creativi, uniamo la libroterapia all’indagine del tuo rapporto con la creatività e l’arte, perché tu possa avere nuova consapevolezza della tua forza creativa.
  7. Circondarsi di persone creative. Il confronto e lo scambio con altre menti artistiche possono stimolare la nostra immaginazione e darci nuove prospettive. Senza nulla togliere a chi sceglie di essere cinico nei confronti della creatività, ma evita di parlare dei tuoi progetti a chi ti dice che “di creatività non si vive”.
  8. Accettare l'imperfezione. Creare senza giudizio, permettendosi di sbagliare, è il modo migliore per crescere e sperimentare. La creatività è sperimentare in modo costante, trovare nuove strade, abbattere muri, migliorare costantemente. Un viaggio bellissimo in cui impariamo moltissimo da noi stesse.
  9. Prendersi cura di sé. Il benessere fisico ed emotivo è alla base di ogni processo creativo. Ascoltare i propri bisogni, riposare e nutrire la mente sono azioni indispensabili per creare da uno stato di assoluta gioia. Io ho una routine che mi aiuta a dormire bene, mangiare a orari regolari, creare momenti della giornata in cui sono lontana dai dispositivi digitali per stare nel silenzio e nell'ascolto.

La creatività non è un dono riservato a pochi eletti: è una forza primordiale che abita in ognuno di noi. Quando ci prendiamo cura della nostra energia creativa, affrontiamo i blocchi interiori e diamo spazio all'espressione autentica, torniamo a vivere con passione e pienezza.

Non esiste un'unica strada per ritrovare la creatività: esiste solo il tuo percorso, fatto di ascolto, sperimentazione e amore per ciò che desideri creare. Sei pronta a rispondere al richiamo? Allenati a riconoscere la tua creatività, per aiutarti a non grattare mai il fondo del tuo atanor creativo. Prenditi cura di lei, e saprà offrirti doni immensi.

Autore

Alessia Savi

Ciao, sono Alessia. Creo strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Strategie piene di ispirazione e anima, perché al centro ci sei sempre tu, con la tua energia e personalità. Nel rispetto di te. Nel mio lavoro ascolto, faccio domande, scrivo storie digitali. E non solo. Il mio mantra è #essercimeglio. Quando non mi occupo di marketing scrivo romanzi, conduco laboratori di libroterapia, mi lascio travolgere dalla bellezza in qualche museo, corro tra i prati in compagnia di Argo. Ogni storia è basata su una Verità: la nostra verità. Le parole risuonano: facci caso.

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