Un lancio per raggiungere le clienti ideali e i tuoi obiettivi
Ti ho parlato di Edward de Bono e i suoi 6 cappelli per pensare un paio di settimane fa.
La tecnica dei 6 cappelli nasce con l’obiettivo di rendere le riunioni aziendali più ricche, creative e produttive, rispetto a quelle decine (centinaia) di riunioni dalle quali si esce svuotati di ogni energia e privi di stimoli – e soluzioni – per i problemi affrontati.
De Bono, che è uno psicologo, ha collaudato una tecnica per allenarsi a pensare meglio e l’ha applicata al lavoro di team. Ma cosa accadrebbe se ci allenassimo a pensare meglio anche nel lavoro di libere professioniste e, in particolare, per affrontare al meglio la nostra strategia di comunicazione e marketing per veder fiorire la nostra attività?
Spesso, quando affrontiamo un problema o una situazione, abbiamo la tendenza a gestire a molteplici fattori contemporaneamente. La tecnica dei 6 cappelli ci impone di fare invece un passo alla volta e sviscerare la situazione indossando, a livello immaginale, un cappello per pensare in un unico modo.
È come eliminare il multi-tasking dalla nostra mente e ragionare mettendo un piede davanti all’altro, con cautela e attenzione, con la predisposizione d’animo di chi vuole ascoltare il punto di vista di un comitato di individui (gnomi? Nella mia testa, almeno, sono gnomi) che, a turno, indossano un cappello di colore differente per raccontarci e mostrarci qualcosa che, sino a quel momento, non avevamo avuto modo di vedere, presi com’eravamo da gestire emozioni, valutazioni, pensieri negativi, creatività e voglia di fare.
I sei cappelli rappresentano sei direzioni di pensiero. Cosa accadrebbe se, per ogni cappello, ci facessimo le domande giuste sulla nostra comunicazione e il nostro marketing?
Il cappello bianco è uno dei miei preferiti, lo ammetto. È un cappello che ci impone di vedere le cose in modo obiettivo e senza slanci emotivi. Lo faccio indossare alle mie clienti quando lavoriamo sull’analisi delle loro competitor, durante il nostro percorso De-Sider.
Il pensiero contenuto nel cappello bianco si basa sull’analisi dei dati, sulla coerenza delle informazioni raccolte e ha lo scopo di eliminare ogni forma di giudizio emotivo. Il cappello bianco basa le proprie analisi su dati concreti, non li interpreta e non offre opinioni o soluzioni.
In poche parole, si limita a registrare i dati raccolti.
Il cappello bianco come può aiutarti all’interno della tua strategia di comunicazione e marketing?
Il cappello rosso è Fuoco, è passione e ardore.
È un cappello legato alla sfera emotiva.
Dopo il pensiero logico e neutrale, dove abbiamo ascoltato la razionalità, arriva il momento di lavorare sulle emozioni e sulla soggettività.
Puoi utilizzare il cappello rosso per:
Il cappello rosso agisce di pancia e cuore, non ha filtri razionali ma è puro istinto.
Il cappello nero ci mostra il lato logico-negativo delle situazioni e ci permette di prendere in esame tutte le possibili cose che possono non funzionare o andare in modo differente da come l’avevamo immaginato.
Ammetto che anche questo cappello mi piace molto, perché è quello che utilizzo per fare dei piani B (dobbiamo sempre avere un piano B, specie quando lanciamo un nuovo servizi o prodotto e ci abbiamo puntato una bella fetta di fatturato dell’anno). È il cappello che ti fa avanzare con cautela e ti permette di valutare anche i risvolti negativi delle tue decisioni e degli eventi.
Il cappello nero attinge alle nostre esperienze passate, ma anche a quelle fatte da altri e che abbiamo vissuto attraverso la lettura o la visione di film e serie tv.
Con il cappello nero puoi:
Il cappello giallo è in contrapposizione al cappello nero e ci aiuta ad allenare il pensiero logico-positivo. Il cappello giallo ci aiuta a sviluppare un approccio costruttivo, a essere ottimiste, a vedere opportunità di sviluppo e crescita in ogni situazione.
Utilizza il cappello giallo per:
Il cappello verde ha un solo imperativo: osare! È il cappello che io richiamo in direzione dell’elemento Aria, perché è il governatore della creatività. È quello che non si pone limiti e supera sempre la zona di comfort.
Il cappello verde è un alleato prezioso, perché mette da parte la paura (già coccolata e nutrita dal cappello nero) e si fa spazio con la sua voglia di innovazione e di rompere gli schemi.
Puoi utilizzare il cappello verde per:
Il cappello blu è il grande saggio, il nostro personale Mago Merlino. È colui che armonizza il processo, che lo porta in equilibrio. Il cappello blu è da indossare all’inizio e alla fine del processo dei 6 cappelli.
Il cappello blu rappresenta il pensiero strutturato ed è quello che modera tutti gli altri.
Il cappello blu ti permette di:
La tecnica dei 6 cappelli è una base per lavorare sul tuo processo decisionale, ma è utilissima per capire in che modo non farsi prendere dal panico nel business e valutare in modo strategico ogni scelta: che sia di comunicazione, di marketing o di nuovi investimenti per il business.
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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.