25 Giugno 2025

Una strategia multimediale per il tuo marketing

Raccontarsi online, con tutte le tue moltitudini.

A volte ho l’impressione che la comunicazione online abbia perso qualcosa. Tutti scrivono, pubblicano, spiegano. Ma quanti condividono davvero?

Essere online non è solo una questione tecnica ma relazionale. Condividere non significa raccontare a qualcuno ma insieme a qualcuno. Lo chiamano story-sharing: io ci trovo un invito speciale. A rallentare, a smettere di rincorrere i like e iniziare a cercare connessioni vere. A far spazio anche a chi, in tutta quella velocità, può sentirsi perso.

Nella comunicazione sui social, i contenuti si assomigliano un po’ tutti. Ma quando crei una strategia multimediale, non stai solo facendo marketing: stai creando un’esperienza, un luogo accogliente per le persone con cui sogni di lavorare. Uno spazio in cui la tua cura, la tua presenza, fanno davvero la differenza.

Comunicazione multimediale: etica e inclusiva

Si parla tanto di comunicazione inclusiva, che in poche parole significa far sentire le persone accolte. Ma i contenuti inclusivi in modo autentico non considerano solo gli aspetti legati all’identità di genere o etnica. Ci sono tante categorie che rischiano di sentirsi escluse dal nostro marketing:

  • Neurodivergenti o sensibili al sovraccarico cognitivo.
  • Dislessici o con problemi di elaborazione del linguaggio.
  • Persone con deficit visivi o uditivi.

Adottare una strategia multimediale significa permettere a ogni persona di fruire dei nostri contenuti, nelle modalità più adatte a ciascuno. Significa creare un marketing inclusivo che sostiene il tuo business mettendo al centro la relazione.

Non solo: sapevi che ogni persona apprende in modo differente?
Esistono tre modalità principali:

  • Visivo. Chi assorbe meglio le informazioni da immagini, video, infografiche, schemi, mappe mentali.
  • Uditivo. Chi impara meglio quando ascolta podcast, video parlati, note vocali, contenuti letti ad alta voce, lezioni in stile accademico.
  • Cinestesico. Chi apprende facendo esercizi, usando le mani, vivendo un’esperienza.

Utilizzare formati diversi all’interno della strategia di comunicazione non porta solo benefici al tuo business ma è una scelta etica, che rispetta le peculiarità individuali di ognuno e aiuta le persone a trarre valore da ciò che condividiamo senza fatica.

Attraverso la multimedialità, puoi raccontare la tua storia in modo autentico ed entrare in connessione anche con chi, prima, non riusciva a decifrare la tua voce.

Il futuro del marketing: multicanale, integrato, narrativo

Siamo negli anni della grande transizione: con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, la soglia di attenzione ridotta all’osso, la stanchezza da social e da vita sempre connessa, attirare l’attenzione delle clienti ideali sembra impossibile.

Avere una strategia multimediale, quindi usare formati di contenuto diversi, è il primo passo ma serve qualcosa di più: creare una narrazione fluida e coerente, un’esperienza che non si scorda.

Per anni abbiamo parlato di multicanalità, di usare più canali per amplificare la presenza del brand. Ma se la comunicazione viaggia su binari paralleli e non integrati, oggi, il rischio di dispersione è altissimo.

La strategia del futuro è crossmediale ovvero utilizza media diversi (ad es. blog, newsletter, Instagram, Pinterest) per veicolare un unico messaggio declinato nei diversi linguaggi. È una sinergia che crea fiducia e rende il brand memorabile attraverso una ripetizione consapevole, in cui ogni contenuto offre un pezzetto diverso della stessa storia.

Cosa vuol dire in pratica?

Per esempio, una graphic designer freelance potrebbe adottare una strategia multimediale e crossmediale per promuovere il suo servizio di brand identity. Come potrebbe raccontarla da diverse prospettive?

  • Con reel su Instagram che mostrano il processo di design del logo in 30 secondi, per generare curiosità e attesa.
  • Con un podcast in cui racconta le storie dei clienti con cui ha lavorato, e di come avere un’identità definita ha migliorato il posizionamento di brand.
  • Con un mini-percorso gratuito per le iscritte al suo gruppo Facebook, con cui educa le clienti ideali sull’importanza della brand identity per il business.
  • Con la newsletter, in cui racconta in modo intimo com’è nato il servizio e cosa prova quando lavora a un nuovo progetto.
  • Con delle mood board di ispirazione su Pinterest, create per mostrare alle potenziali clienti come cambia l’atmosfera di un brand con pochi dettagli.
  • Con blog post che approfondiscono aspetti strategici del design.

Quali formati di contenuto puoi integrare nella tua strategia?

Testo scritto

  • DOVE. Blog, newsletter, caption e post per i social network.
  • PER CHI. Lettrici analitiche e introverse, che hanno bisogno di tempo per assimilare e che amano immergersi con profondità nei contenuti.
  • PERCHÉ. Per approfondire, educare, raccontare un’esperienza, condividere riflessioni sul tuo lavoro e ispirazioni che devono sedimentare.

Video

  • DOVE. Reels, YouTube, caroselli multimediali, dirette.
  • PER CHI. Un pubblico di visivi e uditivi, per chi ama l’autenticità e la spontaneità di una chiacchierata, per chi desidera guardarsi negli occhi.
  • PERCHÉ. Per creare connessione, mostrare la quotidianità e i dietro le quinte, esprimere un’emozione.

Audio

  • DOVE. Podcast, canale Telegram, newsletter, caroselli con audio.
  • PER CHI. Per uditivi, persone attive che amano sentire una voce umana anche mentre fanno jogging, per le fan del multitasking.
  • PERCHÉ. Per ispirare, accompagnare, motivare. Anche se sei introversa e non ami mostrarti in pubblico.

Immagini

  • DOVE. Post statici e caroselli, Pinterest, citazioni grafiche.
  • PER CHI. Per chi apprende per associazione, per chi ama la sintesi simbolica e per le lettrici che amano l’estetica.
  • PERCHÉ. Per evocare le emozioni, per fermare lo scrolling e catturare l’attenzione, per lasciare un segno in una frazione di secondo.

Esperienze interrative

  • COSA. Workbook, quiz, test, eventi dal vivo, challenge, workshop.
  • PER CHI. Per le cinestesiche e per chi ama mettersi in gioco.
  • PERCHÉ. Per far riflettere, coinvolgere, trasformare.

Come creare una strategia multimediale e inclusiva

Per costruire una strategia efficace occorre farsi le domande giuste e avere obiettivi chiari. Se vuoi creare una comunicazione che accoglie con empatia, rispetta le differenze e genera risultati, puoi iniziare da qui.

PASSO 0 - Le domande fondamentali

  • Quali sensi voglio attivare nel mio pubblico? Immagini, suoni, esperienze: ogni formato ha un potere diverso, e ogni persona ne coglie uno in modo più immediato. Tu conosci la tua cliente ideale e ciò di cui ha bisogno?
  • Come posso raggiungere chi non legge, non guarda, non ascolta? Non tutte le persone fruiscono i contenuti nello stesso modo. Cosa puoi fare, nel concreto, per rendere i tuoi contenuti più accessibili?
  • Cosa posso fare per aiutare quante più persone possibili? Spazi bianchi, essenzialità, colori e suoni che non disturbano. L’inclusività è anche nella cura di questi dettagli che spesso vengono trascurati per fare in fretta.
  • Come posso comunicare in modo più empatico e farmi capire? Le parole contano ma anche i silenzi, il ritmo e le modalità sono importanti. Elimina il superfluo per aumentare la chiarezza senza rendere banali i tuoi contenuti.

PASSO 1 - Mappa la tua storia

Quali sono i messaggi che vuoi trasmettere al tuo pubblico? Qual è il focus della narrazione del tuo brand? Cosa vuoi che resti impresso nel cuore delle clienti ideali? Prima di scegliere i formati multimediali o di pensare alla tecnica per realizzarli, serve capire quali tasselli formeranno il tuo racconto.

PASSO 2 - Scegli i tuoi canali di comunicazione

Dove si muovono le clienti ideali? E tu, dove ti senti più a tuo agio? La risposta al tuo dubbio se sia meglio essere su Instagram oppure creare una community privata sta all’intersezione di questi due percorsi. Per iniziare, concentrati su due canali principali, come per esempio il blog e Instagram, e aggiungi 1-2 canali che supportino la visibilità come un canale YouTube o Pinterest.

PASSO 3 - Diversifica i formati

Una sola idea può diventare tante cose diverse: una newsletter, una serie di reel, uno slideshow, la puntata di un podcast. Ispirati alla pratica del repurposing e immagina come puoi rendere più immediato e coinvolgente il tuo messaggio. Visual storytelling, micro-narrazioni testuali, voice note immersive: declina ogni pezzetto di storia in almeno 3 formati e non sarai mai più a corto di contenuti da pubblicare.

PASSO 4 - Pianifica i tuoi contenuti

Il segreto di una strategia crossmediale efficace è programmare messaggi che si rispondono tra loro da luoghi diversi. Un reel può anticipare il contenuto di una newsletter, un carosello espandere un singolo concetto di un pillar post. Quando crei i tuoi calendari editoriali, immagina un filo rosso che li unisce creando mille intrecci.

PASSO 5 - Ascolta il tuo pubblico e migliora

Il tuo marketing è per le tue clienti ideali. Osserva i dati per capire quali contenuti sono più apprezzati, quali sono i formati che invitano davvero le persone a fermarsi. La tua strategia evolve insieme al tuo pubblico e ai feedback che sai leggere (anche tra le righe).

PASSO 6 - Sperimenta!

Raccontarsi online, creare contenuti inclusivi e multimediali non sono cose che abbiamo imparato a fare da bambine, è normale avere qualche difficoltà all’inizio, soprattutto se sei una freelance introversa.

Se l’idea di comunicare online con il tuo pubblico non ti entusiasma, forse non hai ancora trovato il tuo modo per farlo. Puoi scoprirlo con Fuochi, il mio percorso gratuito di storytelling per il brand.

Autore

Alessia Savi

Ciao, sono Alessia. Creo strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Strategie piene di ispirazione e anima, perché al centro ci sei sempre tu, con la tua energia e personalità. Nel rispetto di te. Nel mio lavoro ascolto, faccio domande, scrivo storie digitali. E non solo. Il mio mantra è #essercimeglio. Quando non mi occupo di marketing scrivo romanzi, conduco laboratori di libroterapia, mi lascio travolgere dalla bellezza in qualche museo, corro tra i prati in compagnia di Argo. Ogni storia è basata su una Verità: la nostra verità. Le parole risuonano: facci caso.

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2 comments on “Una strategia multimediale per il tuo marketing”

  1. Molto interessante! Lo storytelling è essenziale e, saper declinare il proprio filo narrativo all'interno dell'ecosistema di comunicazione è una delle prime cose da imparare per strutturare un piano editoriale sensato.

    Complimenti per il tuo blog! 🤓
    Tanto valore in ogni articolo.

    1. Grazie per le tue bellissime parola, Vania!
      Sì, la declinazione della narrazione oggi è essenziale, anche se ancora molto spesso viene sottovalutata, riducendo le strategie a dei meri copia-incolla.

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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.

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