17 Luglio 2024

I 4 pilastri della comunicazione etica

Online ci siamo noi. Con i nostri valori.

Tutto ciò che facciamo e condividiamo online parla di noi e influenza le nostre connessioni. Parla di ciò in cui crediamo, dei valori che ci guidano, delle scelte – consapevoli o meno – che plasmano il nostro quotidiano.

Per stare online dobbiamo essere consapevoli del fatto che nel digitale c’è la vita vera. Una vita che va oltre le fotografie patinate, le fake news, le ricette pronte all’uso per superare qualsiasi dramma e qualsiasi ostacolo.

Online si creano connessioni, fioriscono amicizie, collaborazioni e amori.
Online parlano di te anche se non ci sei.

Le persone online acquistano, scelgono cosa guardare in TV la sera, quali locali frequentare, dove andare in vacanza. Parlano di politica, promuovono cause, condividono cultura. Le persone in rete si informano su tutto ciò che influenza la propria vita, dalla salute ai mutui ai consigli legali.

La rete è un ecosistema di informazioni che influenza le nostre scelte di vita ogni giorno, perché online ci siamo noi.

Siamo quello che scegliamo di guardare, le persone che scegliamo di seguire, le fotografie a cui mettiamo i like su Instagram e i commenti che scriviamo. Siamo quello che condividiamo nelle stories seriali ogni giorno, le fotografie che pubblichiamo, gli articoli che scriviamo.

Siamo tutto ciò di cui nutriamo il nostro ecosistema comunicativo, sia in modo attivo che reattivo.

Ogni freebie che scarichi, ogni pagina web che visiti, ogni like che lasci sotto ai post, ogni tag in un posto che hai visitato mentre eri in vacanza, ogni connessione che crei sui social, ogni informazione o azione online si aggiunge a un dossier su di te, sulle tue abitudini e attitudini.

Un baule di dati che plasma il modo in cui i motori di ricerca, i social network e l’advertising interagiscono con la tua vita online.

Nel digitale, sei sotto i riflettori anche quando credi di essere dietro le quinte. Cosa potrebbe essere più reale di questo?

I 4 pilastri della comunicazione etica

Costruire una strategia di comunicazione e marketing che rispecchia la tua etica, oggi, è più importante che mai. Le persone cercano brand e professioniste in cui si riconoscono, con una visione forte e un approccio coerente, autentico.

Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per portare una trasformazione positiva: chi portando leggerezza, chi consapevolezza, chi gentilezza, chi poesia, chi solidarietà, chi ascolto, chi caparbietà, chi ispirazione, chi meraviglia. Niente è scontato e tutto è importante, vitale, elemento di risonanza che si amplifica quando raggiunge le persone giuste.

Quello che fa la differenza, in una comunicazione business etica ed efficace, è proprio la capacità di condividere i tuoi valori ed entrare in empatia con le clienti ideali, donando loro ispirazioni e prospettive di cambiamento.

Ecco i 4 pilastri su cui fondare la tua comunicazione.

COERENZA

La coerenza visuale, di linguaggio, di contenuti si trova con una strategia di comunicazione integrata e sinergica sui tuoi canali. Coerenza è definirti nel miglior modo possibile, senza spacciarti per ciò che non sei. È avere una brand identity forte e riconoscibile, un linguaggio che racchiude la forza della tua voce.

Coerenza è anche scegliere quali contenuti condividere, capire cosa interessa davvero alla tua nicchia e cosa, invece, è semplice appagamento dell'ego (o degli algoritmi).

TRASPARENZA

Trasparenza significa:

  • utilizzare le parole giuste per raccontarti anche quando possono essere scomode, audaci, impopolari;
  • esporre i prezzi senza paura del giudizio delle competitor o delle clienti perché sai che dietro a quel prezzo c’è tutto il tuo valore;
  • condividere i successi e gli inciampi, non per vantarsi o lamentarsi ma per offrire una prospettiva autentica e ispirazioni per la crescita del tuo pubblico.

Tu non vuoi essere popolare, vuoi essere amata da chi la pensa come te. Non vuoi che il tuo business attiri chiunque, vuoi lavorare con le clienti giuste per te perché sai di non essere per tutti. Ricordalo.

EFFICACIA

L’efficacia della tua comunicazione online si misura controllando le metriche fondamentali come le visite al sito web, il numero di contatti ricevuti, l’apertura delle newsletter, le vendite dell’e-commerce.

Ma non solo.

L’efficacia della comunicazione si misura anche nella costruzione di una community di persone affezionate che condividono la propria visione con te. Ascolta le tue persone: che cosa dicono, le clienti ideali, quando fai una domanda attraverso la newsletter o i social? Riesci a vedere i tratti e i valori che vi avvicinano?

ACCESSIBILITÀ

Comunicazione accessibile significa essere aperta al tuo pubblico, accogliente e raggiungibile.

Metti a disposizione delle clienti ideali mezzi che funzionano e controlla periodicamente che sia tutto in ordine:

  • moduli di contatto e indirizzi email;
  • bio dei canali social sempre aggiornate;
  • form di iscrizione alla newsletter o download dei tuoi freebie;
  • un sito web senza errori 404 e semplice da navigare.

Esci dall’ombra e metti in luce chi sei

Avere una strategia di marketing significa scegliere di mostrarsi.

Se scegli di essere online perché vuoi far conoscere il tuo business, non puoi pensare di restare nell’ombra. Devi avere qualcosa da raccontare agli altri. Devi condividere esperienze ed emozioni, perché sono quello che avvicina (o respinge) le persone.

Seth Godin lo diceva già nel 2019:

Siamo in una fase storica accelerata che non ammette però scorciatoie e occorre concentrarsi su un percorso lungo e sostenibile, tornare all’autenticità, che passa necessariamente dalle esperienze. A meno che tu non stia vendendo teoremi matematici, stai vendendo emozioni.

Quello che puoi fare è essere online in modo consapevole. Contribuire, con il tuo marketing, a diffondere la tua visione di un mondo migliore, scegliendo da che parte stare.

Cosa vuoi lasciare dietro di te, online e anche offline?
Vuoi costruire strade e ponti oppure muri?

Puoi avere un marketing etico e ricco di ispirazione per chi ti segue anche quando promuovi i tuoi servizi. Puoi offrire valore anche a chi non è ancora pronto a lavorare con te, portando una prospettiva nuova.

Io ad esempio credo nella gentilezza, in una comunicazione non urlata fatta di pause e spazi. Nei messaggi sussurrati, nelle parole che fanno volare l’immaginazione. Nello straordinario potere delle storie come luogo di incontro e mezzo di trasformazione. In una comunicazione di brand che crea connessioni e genera consapevolezza offrendo domande e risposte, non soluzioni.

Chiudi gli occhi e immagina: come vuoi essere ricordata? Quale segno vuoi che lasci il tuo business nel mondo? La comunicazione etica scaturisce dal tuo centro per guidare i tuoi passi.

Gli errori che inquinano la tua comunicazione

Fare marketing è creare relazioni, metterci a servizio del nostro pubblico, raccontare storie di cambiamento che permettano a chi ci ascolta di vedere una possibilità là dove prima esisteva solo un vicolo cieco.

Ispirare il tuo pubblico con il tuo marketing implica che tu abbia:

  • Una visione chiara dell'impatto che vuoi avere nel mondo;
  • Focus sul tuo contesto e il tuo pubblico.

Quando si parla di ispirare attraverso la comunicazione business, è facile cadere nell’errore di portare al nostro pubblico ciò che ispira noi. Detto in altri termini, di creare contenuti di ispirazione che non hanno a che vedere con il nostro pubblico ma con quello di qualcun altro.

Avrai visto anche tu qualche professionista parlare di business plan anche se si occupa di tutt’altro nella vita. O chi parla di mindset imprenditoriale giusto per “raggiungere il livello successivo” anche se in realtà ha appena lanciato la sua attività e sta ancora facendo un grosso lavoro su sé stessa.

Questo tipo di contenuti nasce da uno sguardo rivolto all’interno che fa perdere il focus sugli obiettivi di comunicazione e spesso comporta gravi problemi nella strategia di comunicazione:

  • Confondere il tuo pubblico. Se parli di aspetti molto distanti dal tuo core business, il rischio è che il tuo pubblico non sappia più di cosa ti occupi. Distogli l'attenzione dai contenuti che ti permettono di dire alla cliente ideale come puoi aiutarla.

    Nel caso migliore, il tuo pubblico si chiederà perché parli di temi che non hanno a che fare con il tuo lavoro. Nel caso peggiore, non ricorderà perché ti sta seguendo sui social o in newsletter, e rivolgerà la sua attenzione altrove.

  • Perdere credibilità e autorevolezza di brand. Tutte siamo partite da un punto zero e, un poco alla volta, siamo cresciute come donne e come freelance. La credibilità e l'autorevolezza di brand si incrinano quando la nostra comunicazione non è coerente o, peggio, quando parliamo di tematiche in cui non siamo davvero fortissime.

    Ancora più grave è quando parliamo di argomenti in cui il confine professionale è talmente sfumato da essere delegato all'etica di ogni singola professionista.

    In genere questo accade quando cerchi di parlare di tematiche che ispirano te, ma su cui sei ancora lungo il percorso. Parli di organizzazione ma sei sul perenne filo del burnout. Parli di mindset e leadership ma sei la prima a demotivarti con estrema facilità. Parli di sorellanza ma ti confronti con le altre donne, sempre e comunque.


Un altro errore comune di tante freelance è pensare che fare personal branding significhi “vendere attraverso il proprio stile di vita”. Guardano ciò che funziona per le influencer con account da capogiro che esplodono di engagement e “ci provano”. Senza però considerare che l’influencer marketing è una cosa, il marketing di prodotti un’altra e la promozione di servizi è ancora diversa.

Così inizi a parlare di tutto ciò che ami, di mille passioni dalla cucina al twist allo snorkeling e i numeri del profilo salgono. Però sono numeri vuoti per il tuo business, perché si tratta di persone che sono lì perché attratte da ciò che fai oltre il lavoro, non da ciò che fai (e come lo fai) per lavoro.

Se sei freelance, artigiana o solopreneur, la tua comunicazione online deve avere un focus chiaro: attirare, ispirare ed educare le persone attraverso il tuo business. I contenuti di personal branding sono da dosare come spezie: pochi ma buonissimi e super interessanti per il tuo pubblico.

Come ispirare il tuo pubblico con un marketing etico e di valore

  1. Parla della tua materia, del tuo core business. Lì c'è la tua zona di genio, lì c'è il modo in cui hai deciso di servire il tuo pubblico. Come lo fai? Perché lo fai? In che modo migliorerà la vita delle tue clienti dopo aver lavorato insieme a te?

    Che tu sia coach, fotografa, graphic designer, assistente virtuale o artigiana, hai sicuramente scelto il tuo lavoro per un motivo ben specifico. Nella tua proposta di valore e nella tua missione c'è anche la promessa di ispirazione che stai facendo al tuo pubblico.

    Io parlo di marketing e comunicazione, ma sempre con uno sguardo umanistico, profondo, slow. Ed è nella mia visione - nel mio modo di approcciare la mia materia - che si trova la possibilità di ispirare il mio pubblico ad agire, a prendere decisioni, a vedere un'alternativa possibile.

  2. Ragiona sulle emozioni. La tua comunicazione diventa etica quando usi le leve persuasive a tua disposizione in un modo che ha senso rispetto ai valori del tuo brand. Quando scegli di nutrire il tuo marketing con la forza delle emozioni positive, delle possibilità anziché della paura o del senso di inadeguatezza.

    Pensa sempre a come vuoi che si senta il tuo pubblico quando riceve una tua newsletter o trova un nuovo post nel tuo feed Instagram. Che emozioni vuoi trasmettere? E cosa vuoi lasciare, dopo?

  3. Parla della tua vita da freelance, con onestà. A meno che tu non lavori in ambito di crescita personale, i contenuti che hanno a che fare con mindset, successi, fallimenti, consigli esistenziali devono avere un taglio alla pari.

    Non ergerti a guida quando sei nel pieno del tuo processo di crescita e indagine personale. Per onestà intellettuale verso chi ti segue, puoi portare la tua esperienza e il modo in cui hai superato le avversità.

  4. Rispetta il vissuto delle tue persone. Nella comunicazione online non abbiamo il confronto con gli sguardi, il linguaggio del corpo e gli altri segnali che ci fanno comprendere se ciò di cui stiamo parlando mette a disagio chi ascolta come succederebbe invece se fossimo sedute con un’amica davanti a un cappuccino.

    Quando parliamo delle cause che ci stanno a cuore o di situazioni che ci toccano nel profondo, c’è sempre il rischio di lasciarsi trascinare. E non possiamo sapere se un certo post andrà a toccare un tasto dolente in chi lo leggerà poi.

    Prima di condividere un contenuto, tuo o di altri, rifletti sui potenziali trigger emotivi e, se si tratta di contenuti sensibili, metti un trigger warning per dare a ogni persona il diritto di scegliere se proseguire o meno in base alla propria sensibilità e interiorità.

  5. Parla di ciò che ti appassiona, con moderazione. Sei una pasticcera provetta, un'inguaribile lettrice, un’attivista per l’ambiente? Vivi con la valigia sempre pronta per un week-end last minute alla prima occasione? Dedichi parte del tuo tempo libero al volontariato e sei fiera di sostenere le cause che hai a cuore?

    Le tue passioni e ciò in cui credi definiscono chi sei. Scegli, tra le tue mille sfumature, quelle che davvero ti rappresentano nel profondo, quelle senza cui non saresti tu, e portale nel tuo marketing per ispirare il tuo pubblico con contenuti che non sono solo informativi ma anche intrisi di vita. Le persone – oggi più che mai – hanno bisogno di bellezza e dosi massicce di creatività.

  6. Accessibilità e inclusività. Un marketing etico abbraccia naturalmente i bisogni e i desideri del tuo pubblico. Rendere i tuoi contenuti accessibili significa dare la possibilità a ogni persona di fruirne in modo immediato e piacevole.

    I sottotitoli nei reels parlati non servono soltanto a catturare l’attenzione di chi scorre il feed tenendo l’audio disattivato ma sono essenziali per un pubblico con disabilità uditive, così come un audio-blog può essere prezioso per chi ha difficoltà visive o con il linguaggio scritto.

    Fare scelte accessibili e inclusive significa conoscere bene il tuo pubblico, andare oltre il profilo cliente per scoprire chi c’è – davvero – dall’altra parte dello schermo e vuole continuare ad approfondire la relazione con te e il tuo brand attraverso i tuoi contenuti. Parti da questa domanda: quanto fai sentire “giuste” e “al posto giusto” le tue persone?

Il marketing etico, strategico e sostenibile esiste ma parte da un profondo lavoro di ascolto, consapevolezza, empatia.

Prendi in mano il microfono, scegli da che parte stare. Porta le tue persone a riflettere, a porsi domande. Puoi farlo parlando sporco, come Midge Maisel e Lenny Bruce. Oppure puoi farlo con l'accorata passione di Rupi Kaur ed Emma Watson.

La scelta è solo tua e per farla devi partire da te stessa e dalla promessa che fai al tuo pubblico. Resta fedele a te stessa, alla tua voce, alla tua identità. È questa la chiave per una comunicazione ricca della tua etica e della tua visione.

Vuoi ritrovare il tuo centro nella comunicazione?

Posso aiutarti con Mana, la consulenza in cui ti guido passo dopo passo nella creazione di una strategia di marketing e comunicazione etica, allineata ai tuoi valori e sostenibile. Saranno sei mesi di lavoro intenso, fianco a fianco, ricchi di ispirazione e magia per dare voce al tuo business.

Vuoi creare la tua strategia di marketing sostenibile?

Parti dal tuo brand e dalla relazione con la tua cliente ideale. Individua l'obiettivo di marketing da raggiungere. Scegli i contenuti che valorizzino la tua personalità e la tua natura. E, infine, monitora i risultati. Citrinitas è il workbook che ho creato per guidarti passo dopo passo nella tua strategia.

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    Autore

    Alessia Savi

    Ciao, sono Alessia. Creo strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Strategie piene di ispirazione e anima, perché al centro ci sei sempre tu, con la tua energia e personalità. Nel rispetto di te. Nel mio lavoro ascolto, faccio domande, scrivo storie digitali. E non solo. Il mio mantra è #essercimeglio. Quando non mi occupo di marketing scrivo romanzi, conduco laboratori di libroterapia, mi lascio travolgere dalla bellezza in qualche museo, corro tra i prati in compagnia di Argo. Ogni storia è basata su una Verità: la nostra verità. Le parole risuonano: facci caso.

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    Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.

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