10 Settembre 2025

Come diventare freelance nel 2025: guida completa per iniziare con ispirazione e chiarezza

Per essere una freelance felice, realizzata e indipendente.

Diventare freelance nel 2025 non è soltanto una scelta professionale: è un atto di libertà e indipendenza, un gesto politico, una dichiarazione di fiducia nei propri talenti. In un mondo del lavoro che cambia rapidamente e che mette sempre più al centro la flessibilità, l’autonomia e la possibilità di costruire un percorso su misura, il freelancing rappresenta una strada in cui il coraggio si unisce alla creatività, la strategia incontra la ciclicità della vita e l’ambizione diventa un motore gentile per crescere.

Dal 2017, quando ho avviato la mia attività, molte cose sono cambiate nel digitale ma è grazie alla mia esperienza diretta e quella che ho acquisito lavorando ai business delle mie clienti, che ho preparato questa guida per te.

Voglio offrirti indicazioni pratiche su come avviare un’attività come freelance che sia sostenibile nel lungo periodo, sia che tu voglia lavorare online che offline.

Il mio desiderio è quello di offrirti una bussola: una mappa per accompagnarti dalla scintilla iniziale all’avvio concreto della tua attività. Ti porterò dentro i pilastri fondamentali che sorreggono un business sostenibile, tra ispirazione e strategia, così che tu possa costruire un lavoro che ami e che supporta la vita che hai sempre desiderato.

Perché diventare freelance oggi

Il 2025 è un anno particolare per iniziare un’attività indipendente. Il mercato del lavoro è sempre più instabile: contratti a tempo indeterminato che non garantiscono più sicurezza, aziende che chiedono flessibilità senza restituirla, e una generazione di professioniste che desidera un nuovo patto con il proprio tempo.

Diventare freelance significa poter decidere:

  • con chi lavorare (e con chi no),
  • come organizzare le proprie giornate,
  • quali progetti abbracciare,
  • che impatto avere sul mondo.

I vantaggi sono chiari: autonomia, possibilità di seguire la propria creatività, flessibilità e scelte allineate ai propri valori. Ma esistono anche sfide concrete: la gestione economica, la solitudine professionale, la necessità di auto-disciplinarsi e di sapersi promuovere e raccontare online.

Nonostante le difficoltà, diventare freelance oggi significa scegliere una vita più libera e radicata in ciò in cui credi. Significa trasformare il concetto di successo: non più quello imposto dall’esterno, fatto di riconoscimenti e metri di paragone sociali, ma quello interiore, in cui ti svegli la mattina sapendo di essere al posto giusto, con un lavoro che ami e uno stile di vita che rispetta i tuoi ritmi. Con un lavoro che esalta le tue zone di genio, che arde di passione e vita. Un lavoro che danza, cresce e si trasforma insieme a te. Senza limiti. Perché le regole, le fai tu.

Da dove partire: la chiamata interiore

«Sei condannato ad essere te stesso.La calligrafia. Il modo di camminare. Il motivo decorativo delle porcellane che scegli. Sei sempre tu che ti tradisci. Ogni cosa che fai rivela la tua mano. Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario.» - Chuck Palahniuk

Ogni percorso da freelance nasce da una chiamata, uno scopo profondo. Una voce interiore che ti spinge verso l’indipendenza, che ti chiede di trasformare la tua esperienza di vita e lavorativa in qualcosa di tuo e tuo soltanto. Quel qualcosa che ha la tua cifra stilistica, inimitabile perché unica. Prima di aprire un business come freelance, è fondamentale fermarsi e ascoltare questa voce.

Chiediti:

  • Perché desidero diventare freelance?
  • Quali talenti mi appartengono da sempre?
  • Quali competenze so trasformare in valore per le altre persone?
  • Quale vita voglio davvero vivere?

Qui entrano in gioco strumenti preziosi come il journaling, perchiarire pensieri e desideri, ascoltandoti con un tempo di qualità; gli archetipi, per capire quali sono i talenti e le zone in ombra che il tuo archetipo guida porta nel tuo business; la capacità di distinguere tra un hobby e una competenza monetizzabile.

La chiamata interiore è la base: senza di essa, il rischio è costruire un business copiato da modelli esterni che non ti somigliano e che, nel tempo, diventano gabbie. E che non ti porteranno mai i risultati sperati, perché non allineati al tuo perché e ai tuoi valori.

Creare le fondamenta del tuo business freelance

Un business freelance non nasce per caso: ha bisogno di fondamenta solide. Possiamo immaginarle come le radici di una possente quercia: più sono stabili, solide e profonde, più l’attività resiste agli imprevisti.

I nove pilastri di un business sostenibile sono:

  1. Visione. La direzione verso cui stai andando. Immaginati tra 10 anni: che vita stai vivendo? Quali clienti segui? Che servizi offri? La visione non è puntellata di obiettivi ma è una questione di atmosfera, sensorialità, esperienze. La tua visione è ciò che ti fa reggere ai colpi della vita, ai fallimenti, alle deragliate. Perché vivere per realizzare la tua visione di buona vita, è il dono più grande che tu possa farti. Quando ti scoraggi, ti senti naufraga e perduta, la visione saprà sempre riportarti sulla giusta rotta.
  2. Missione. Il perché profondo che sostiene il tuo lavoro. Non solo “cosa fai”, ma soprattutto “perché lo fai”. Domandati: perché voglio fare ciò che faccio? Cerca la risposta interiore e quella esteriore. La prima, è quella legata al tuo desiderio profondo; la seconda, all’impatto che vuoi avere nel mondo. Per esempio, la tua motivazione interiore potrebbe essere la possibilità di essere padrona del tuo tempo; quella esteriore, aiutare altre donne freelance ad avere un’indipendenza finanziaria e ridurre il gender gap.
  3. Offerta chiara. Non servono dieci servizi diversi. Parti da un’entry level, un core e un premium, così hai una struttura semplice e chiara anche da proporre all’esterno. La tua offerta potrà essere fluida, diventare scalabile nel lungo tempo, toccare mercati tangenziali e affrontare gli imprevisti derivanti dall'esterno (o dall'interno). Crea un business model coeso e che rispetti la tua natura. Se sei un’introversa forse un business basato sulle consulenze o la conduzione di gruppi non è ciò che fa per te.
  4. Posizionamento. Cosa fai, per chi lo fai, come lo fai. Ovvero, il tuo punto di unicità, quello che ti permetta di avere un posto speciale nella mente e nel cuore del tuo pubblico.
  5. Unique selling proposition. I benefici del lavoro con te per le tue clienti. È la tua proposta unica di valore, quella parola chiave che porta le tue clienti ideali nel tuo approccio lavorativo a colpo d’occhio. La parola chiave della mia attività è “sostenibilità”, ed è ciò che caratterizza i miei percorsi, la mia visione del marketing, la mia visione di buona vita.
  6. Pianificazione. Nel business da freelance servono piani A e piani B. Un business plan che includa budget, previsioni di fatturato, calendario editoriale, strategie di marketing. Pianificare non significa rigidità, ma visione e avere una mappa da seguire per non perdere di vista gli obiettivi davvero importanti per te. E la tua visione.
  7. Organizzazione. Sistemi di lavoro snelli, processi automatizzati, agenda sostenibile con spazi di respiro per te e margini per gestire gli imprevisti della vita. Non serve lavorare 12 ore al giorno: serve lavorare meglio, nei momenti della giornata in cui tu hai più energia. Credere di essere produttive per 8 ore al giorno è un’illusione: non siamo adatti a questo tipo di ritmi. Tieni traccia dei momenti della giornata in cui hai più energia, quando sei più creativa, quando hai più focus strategico. E pianifica la tua routine di lavoro basandoti sul tuo ritmo interiore.
  8. Mentalità imprenditoriale. Flessibilità, resilienza, capacità di imparare dal fallimento. Accogliere la ciclicità della vita e del business, con i suoi momenti di semina, crescita e di riposo. Credere che un business sia solo in espansione è una leva di marketing manipolatoria che fa leva sulla scarsità, dettata da una società che punta tutto al massimo del profitto e del risultato, ignorando anche i limiti del benessere psicologico e fisico. Flessibilità significa accettare di cambiare strada, di annullare il lancio di un sevizio, di rinunciare a un cliente perché non fa per te.
  9. Sostenibilità. Costruire un lavoro che ti permetta di vivere la vita che desideri, non di consumarla. Un business che non sia tutto, ma che sia parte del tuo tutto. Un business che ti lasci tempo per le tue passioni e le cose importanti per te, che ti offra indipendenza economica e che ti permetta di manifestare nel mondo i tuoi talenti.

Un business sostenibile nasce quando trovi la giusta alchimia: 50% creatività e 50% strategia. La prima ti spinge a sperimentare e innovare, la seconda ti permette di trasformare le idee in azioni concrete.

Crea il tuo personal brand

Personal brand è come guardi il mondo. Come parli. Come agisci.

Il personal brand non è un logo o un sito web: è l’insieme di ciò che sei, di come ti presenti, di come le persone parlano di te quando non sei nella stanza. È il cuore del tuo lavoro da freelance e, se vuoi davvero essere una libera professionista, non puoi fare a meno di lavorare su di te in modo costante.

Per costruirlo:

  • Parti dalle tue competenze: cosa sai fare davvero bene?
  • Definisci la tua identità professionale: chi sei come freelance? Lavora sulla tua identità professionale per renderla sempre più caratteristica e peculiare. Non ti servono decine di corsi di specializzazione, ma le formazioni giuste per differenziarti in modo naturale dalle tue competitor.
  • Scegli se avere una specializzazione verticale o un approccio olistico: non sei obbligata a specializzarti a ogni costo. Anche l’integrazione di più competenze può essere un valore distintivo. Ciò che è importante, è ricordarti che non lavori per tutti, ma per una persona in particolare: la tua cliente ideale. Quando scegli una formazione, quando crei una nuova proposta da integrare nella tua offerta, il tuo focus deve essere sempre su di lei. Per portare nella sua vita l’impatto che vuoi avere nel mondo. Meglio specializzarsi o avere un approccio olistico? Dipende da te: la verticalità ti posiziona come esperta in una nicchia, l’approccio olistico ti permette di integrare competenze diverse. Non c’è una strada giusta, c’è solo ciò che vuoi fare. E come vuoi farlo.
  • Fai chiarezza sui tuoi valori: sono le radici del tuo brand, la bussola che ti guiderà nelle scelte e nelle collaborazioni. Sono i valori che plasmano il tuo modo di lavorare e relazionarti con le clienti ideali.
  • Il tuo mondo filosofico. Quanto del tuo mondo interiore, della tua personalità, è nel tuo brand?
  • I tuoi archetipi dominanti, dentro e fuori dal brand. Quale immaginario guida il tuo brand e la tua comunicazione? Quali archetipi determinano il tuo modo di fare business, il tuo stile di marketing e di comunicazione?

Il tuo personal brand deve essere autentico, riconoscibile e coerente. Solo così potrai differenziarti in un mercato sempre più affollato. Il tuo personal brand deve rispecchiare la tua leadership di pensiero. Tu, quanto ti conosci davvero?

Scegliere la cliente perfetta

Uno degli errori più comuni per chi inizia è pensare di dover lavorare con chiunque. In realtà, il successo di un business freelance sta nel riconoscere chi è la tua cliente cliente: quella persona con cui condividi valori, visione, linguaggio e con cui il lavoro diventa un’esperienza di crescita reciproca.

Non si tratta di “target” in senso sterile, ma di persone reali: con desideri, paure, sogni e bisogni. Quando inizi a comunicare per loro, a creare servizi che rispondono davvero alle loro esigenze, allora il tuo business si trasforma. E prospera.

Aspetti pratici e burocratici nel 2025

Oltre alla visione e all’ispirazione, serve concretezza e un po’ di dimestichezza con il fisco. Per diventare freelance in Italia nel 2025 è necessario conoscere almeno le basi burocratiche:

  • Partita IVA. Si apre online tramite Agenzia delle Entrate o con l’aiuto di un commercialista. Valuta bene il momento giusto: se lavori già con costanza o hai contratti in arrivo, è il passo da fare. Serve la Partita IVA per iniziare? Sì, se vuoi lavorare in modo continuativo e legale. Per piccole collaborazioni occasionali, esistono altre formule, ma il vero freelancing richiede Partita IVA. E se vendi prodotti online, la partita IVA è fondamentale.
  • Regimi fiscali. Il regime forfettario resta una delle opzioni più vantaggiose per chi fattura fino a determinate soglie, attualmente la soglia di fatturato è di 85.000 euro. Attenzione: se vuoi vendere prodotti fisici o corsi on-demand, il regime fiscale forfettario ha una tassazione differente, riferibile a chi vende prodotti. Valuta anche questo aspetto quando progetti il tuo modello di business. Vendere corsi on-demand potrebbe non essere così remunerativo e scalabile come sembra.
  • Previdenza e INPS. Informati subito su contributi e scadenze, per evitare sorprese. E versa su un fondo accantonamento la quota di tasse e contributi da versare per non trovarti in difficoltà.
  • Gestione finanziaria. Definisci il tuo stipendio, calcola le spese vive e crea un margine da reinvestire. Fai i prezzi giusti per te: l’analisi di mercato può aiutarti, ma solo tu puoi conoscere il valore della tua offerta, della tua esperienza e formazione e delle tue esigenze di vita privata. Quanto guadagna un freelance nel 2025? Dipende dal settore, dalle competenze e dal posizionamento. Un freelance ben strutturato può raggiungere stipendi equivalenti (e superiori) a un lavoro dipendente, con la differenza di poter gestire tempi e modalità. Io, in 5 anni, ho triplicato lo stipendio che avevo in azienda.
  • Commercialista. Trova una figura di fiducia, che parli chiaro e ti accompagni. Diffida da piattaforme low cost, da riferimenti che cambiano continuamente e investi in modo saggio. Un buon commercialista ti guida, ti sostiene, ti aiuta ad fare impresa.

Un buon supporto amministrativo è un investimento che ti evita errori costosi. Io ti consiglio Carlotta Cabiati, la mia commercialista.

Differenziarsi e posizionarsi nel mercato

«Solo gli insetti si specializzano.»
Michela Murgia

Il mercato freelance è in crescita, ma anche competitivo. Per emergere serve un posizionamento chiaro:

  • Identifica la tua zona di genio. Cosa fai meglio di chiunque altro?
  • Evita il rischio del “fare tutto”. Specializzati o integra competenze in modo coerente, ma non cercare di coprire ogni servizio possibile. Fai solo ciò che ti dà gioia e ti fa dare il massimo per le tue clienti.
  • Comunica i tuoi valori. Etica, sostenibilità, unicità. Le persone scelgono freelance con cui risuonano a livello umano.
  • Usa lo storytelling: racconta storie, non solo servizi.

Il posizionamento di brand è il cuore di De-Sider, il mio percorso di consulenza che ti permette di lavorare su business model, business plan e prezzi per definire la tua identità di brand in modo solido e sostenibile.

Strategie di marketing per freelance nel 2025

So che te lo stai domandando.

Meglio iniziare con un blog o con i social?
La risposta migliore a questa domanda è: entrambi. Un blog ti dà radicamento nel tempo e ti offre una sostenibilità di lungo periodo; un social ti permette di creare relazioni con il tuo pubblico.

Per promuoverti, quando sei all’inizio, non servono dieci canali. Parti dal blog e da un solo account social, e curali con costanza.

  • Blog. È la tua casa digitale, dove i contenuti restano nel tempo e ti posizionano su Google.
  • Social media. Scegline uno, quello in cui ti senti più a tuo agio, e presidialo con contenuti di valore. Scegli un social media dove si trova la tua cliente ideale, per abitudine d’uso ed età anagrafica, e dove adori stare anche tu.
  • Newsletter. Sarà un canale essenziale per fidelizzare il tuo pubblico, sia che tu desideri lavorare online sia che la tua attività sia local. La newsletter è il tuo canale proprietario più forte in fase di conversione.
  • Da offline a online. Non dimenticare eventi, conferenze, passaparola. Gli eventi dal vivo e il marketing offline ti aiutano a farti conoscere sul territorio, a creare sinergie, a contribuire al benessere della tua comunità.
  • Networking. Coltiva relazioni autentiche. Le collaborazioni e i clienti migliori arrivano spesso dalle connessioni. E se sei un’introversa come me, c’è un modo anche per te di fare networking, con qualche accorgimento in più.
  • Marketing sostenibile. Punta sulla qualità dei contenuti, non sulla quantità.
  • IA come alleate. Utilizza le IA generative come supporto operativo, analisi e brainstorming, ma non perdere la tua voce autentica. Non utilizzare le IA per creare i tuoi contenuti da zero, ma come supporto e assistenti. Il rischio di snaturarti e di diventare uguale a decine d’altri brand, è altissimo.

Sperimenta, gioca, sbaglia, ricomincia. Non devi essere ovunque né per chiunque. Sei solo per chi conta davvero te per te.

Mindset e organizzazione

Essere freelance significa anche imparare a gestire tempo ed energie, allenarti a costruire – passo dopo passo – un mindset imprenditoriale e strategico.

  • Gestione del tempo. Non servono to-do list infinite. Meglio scegliere tre priorità al giorno e rispettare i tuoi ritmi naturali.
  • Routine sostenibili. Disciplina non significa rigidità, ma costanza. E ogni routine che si rispetti, ha ampi spazi per nutrire la creatività, tempo per sé stesse e giornate costellate di piccoli piaceri.
  • Cura di sé. Un business è sano se lo è anche chi lo porta avanti. Sei il cuore pulsante della tua attività: tutelarti, preservarti, mettere confini chiari è ciò che ti permette di non andare in burnout.
  • Mentalità. Accettare il fallimento, lavorare sulla propria resilienza, coltivare abbondanza e gratitudine.

Accogli la ciclicità: ci saranno stagioni di crescita e stagioni di riposo. Entrambe sono necessarie.

Errori da evitare

Molte freelance, comprese le mie clienti, cadono nelle stesse trappole all’inizio della loro attività, che poi fatica a decollare, diventa insostenibile, non porta gioia ma solo grandi fatiche e insoddisfazioni. Io, vorrei evitare che tu cadessi, perché a volte cadere fa davvero troppo male.

  • Non avere un buon commercialista. Ti costa in termini di tempo, denaro, errori strategici nella gestione della tua attività.
  • Accettare solo clienti “balena” che occupano tutto il tempo e lasciano poca libertà. Sono clienti per cui investi la maggior parte delle tue risorse. È una strada che ti offre la sensazione di sicurezza e di stabilità, ma valuta con attenzione se è coerente con il tuo scopo e su come desideri lavorare prima di prendere clienti che sembrano economicamente vantaggiosi e rassicuranti ma che potrebbero rivelarsi gabbie in cui il valore di ciò che fai non viene riconosciuto a pieno.
  • Non promuoverti online. L’online è una terra ancora fertile in cui promuoverti e avvicinarti alla tua cliente ideale. Puoi scegliere di lavorare solo sul territorio, ma anche in questo caso – con un’attività local – per farti conoscere dal tuo pubblico e avere un buon flusso di clienti, curare la tua presenza online è essenziale.
  • Fare di tutto un po’ ma niente di davvero eccellente. Puoi scegliere di non specializzarti e avere un approccio olistico nella tua materia, ma qualcosa di eccellente deve esserci. Potresti essere una straordinaria consulente e capire i non detti del tuo pubblico. Potresti essere una consulente dalla creatività spumeggiante. Potresti essere una fotografa eccezionale nella ritrattistica. Potresti essere una coach super esperta nel riconoscere auto-sabotaggi dettati dalle regole del patriarcato con un approccio femminista. Come vedi, non devi eccellere necessariamente in cosa fai, ma nel come lo fai.
  • Non mettere in chiaro i prezzi e svalutare il tuo lavoro. Lo sconto non è una tecnica di marketing. La cliente che ribassa il tuo preventivo non è la tua cliente ideale. Mettere in evidenza i tuoi prezzi sul tuo sito web comporta una selezione all’ingresso di chi sceglie di lavorare con te, di chi ti metterà nella sua lista dei desideri quando avrà budget e tra chi si rivolgerà altrove perché basa la sua scelta non sul valore intrinseco di ciò che porti, ma solo sul vantaggio economico.

Essere consapevoli di questi errori significa evitarli e aiutarti a restare focalizzata sulla creazione di un business che ti rappresenta davvero, che non sia guidato dalla paura ma dal desiderio di prosperare e di portarti nel mondo con le tue brillanti sfumature e moltitudini.

Come crescere e scalare come freelance

Una volta avviata la tua attività, arriva il momento di crescere, ma a questo potrai pensarci dopo il primo anno di attività, quando vedi che il fatturato si stabilizza e inizia a crescere. Ecco alcuni modi in cui puoi crescere e a cui, forse, non avevi ancora pensato.

  • Formazione continua. Investire in corsi, mentorship, libri. Formati sì per essere una professionista migliore in ciò che fai, ma non dimenticare percorsi che ti aiutino a rafforzare il tuo mindset imprenditoriale e che ti permettano di crescere come donna, non solo come imprenditrice.
  • Delega. Non puoi fare tutto da sola, ma puoi iniziare con una delega semplice, creando automazioni e flussi di on-boarding che alleggeriscano alcuni passaggi piuttosto lunghi di lavoro di back-office.
  • Amplia l’offerta. Crea corsi online, prodotti digitali, membership, VIP Day. Puoi scalare la tua offerta con percorsi di gruppi oppure introdurre consulenze esclusive e di prezzo più alto adatte solo per alcune clienti.
  • Costruire un team fluido. Puoi collaborare con altre professioniste per progetti più grandi e condivisi. Ma valuta se è davvero ciò che desideri per te e il tuo business.

La crescita non è solo economica: è anche personale, emotiva, professionale. Quando osservi la tua attività in modo completo, e metti al centro anche l’aspetto umano, puoi rendere il tuo percorso da freelance un percorso di crescita personale straordinario.

Diventare freelance nel 2025 non è una scelta facile, ma è una delle più trasformative che tu possa fare. Significa imparare a fidarti di te stessa, a riconoscere il tuo valore, a costruire un lavoro che non consuma la tua vita ma che la sostiene in modo gentile.

Il primo passo è sempre il più difficile, ma anche il più potente: ti apre la porta di un mondo nuovo, in cui non sei più spettatrice, ma creatrice del tuo futuro.

Per iniziare, puoi scaricare la checklist gratuita che contiene i passi per avviare la tua attività freelance. Uno strumento pratico che ho creato per te per non dimenticare nulla nei tuoi primi mesi di attività.

E se desideri lavorare più in profondità sul tuo posizionamento di brand il percorso De-Sider è il prossimo passo che possiamo fare insieme. Uno spazio in cui fare chiarezza, distinguerti nel mercato e radicare il tuo business in una visione autentica e sostenibile.

Autore

Alessia Savi

Ciao, sono Alessia. Creo strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Strategie piene di ispirazione e anima, perché al centro ci sei sempre tu, con la tua energia e personalità. Nel rispetto di te. Nel mio lavoro ascolto, faccio domande, scrivo storie digitali. E non solo. Il mio mantra è #essercimeglio. Quando non mi occupo di marketing scrivo romanzi, conduco laboratori di libroterapia, mi lascio travolgere dalla bellezza in qualche museo, corro tra i prati in compagnia di Argo. Ogni storia è basata su una Verità: la nostra verità. Le parole risuonano: facci caso.

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Sono Alessia, digital strategist e facilitatrice in libroterapia umanistica. Mi occupo di strategie di comunicazione e marketing sostenibili per business al femminile. Dove al centro, ci sei tu.

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